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Elezione del successore di Mattarella: convocato il parlamento in seduta comune

4 gennaio 2022 | 13:30
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Elezione del successore di Mattarella: convocato il parlamento in seduta comune

Per sapere chi sarà il nuovo presidente della Repubblica bisognerà attendere almeno il 24 gennaio

Per sapere il nome del successore di Sergio Mattarella (non ci sarà un bis, come ha fatto capire lo stesso Presidente in più di un’occasione), il cui mandato (settennato) terminerà il prossimo 3 febbraio, bisognerà aspettare – almeno – il 24 gennaio.

Il presidente della Camera Roberto Fico, ha infatti convocato il Parlamento in seduta comune per l’elezione del presidente della Repubblica nel penultimo lunedì di gennaio alle 15, con la la pubblicazione della convocazione che verrà inserita nella Gazzetta Ufficiale di oggi.

Gli articoli della Costituzione che regolano la procedura di elezione vanno dall’83 all’ 85 ed enunciano anche i requisiti (“Può essere eletto presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici”). Fra delegati regionali (tre per ogni regione eletti dal consiglio, uno per la Valle d’Aosta), deputati e senatori, saranno in 1009 a votare a scrutinio segreto per l’elezione della massima carica dello Stato: nelle prime tre votazioni si dovrà raggiungere la maggioranza dei due terzi della assemblea (in questo caso 673 voti), dal quarto scrutinio in poi, sarà sufficiente la maggioranza assoluta (50% + 1, un questo caso 505 voti).

Quello che verrà votato sarà il tredicesimo presidente della Repubblica, ma soltanto in due casi è stato eletto entro i prime tre scrutini (entrambi al primo): si tratta dei Presidenti Francesco Maurizio Cossiga (1985) e Carlo Azeglio Ciampi (1999). L’elezione che richiedette il maggior numero di scrutini fu quella per eleggere Giovanni Leone (1971), con ben ventitré votazioni. La percentuale di voti ottenuti da chi è poi risultato eletto, in relazione ai componenti dell’assemblea, è andata da poco più del 51% di Giovanni Leone a oltre l’82% di Sandro Pertini nel 1978. Nessuna donna è mai stata eletta Presidente della Repubblica italiana.