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Nomina a procuratore capo a Roma, il pg di Firenze Viola vince anche in Cassazione

15 dicembre 2021 | 12:45
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Nomina a procuratore capo a Roma, il pg di Firenze Viola vince anche in Cassazione

Respinto il ricorso di Prestipino

Marcello Viola ancora in corsa per la nomina a procuratore capo di Roma. La Cassazione ha rigettato il ricorso di Prestipino la cui nomina era stata annullata dal consiglio di Stato proprio su impugnazione del procuratore generale presso la corte d’appello fiorentina. Inequivocabili le motivazioni della sentenza dei giudici di Piazza Cavour.

“Quanto al profilo processuale oggetto del motivo in questione, dunque, il Consiglio di Stato non ha travalicato il confine della propria giurisdizione. Il Consiglio di Stato ha difatti rimarcato la manifesta irrazionalità e, quindi, la palese illegittimità dei criteri di scelta adottati dal Consiglio superiore della magistratura in base al mero tenore testuale dell’articolo 18 del Testo unico sulla dirigenza giudiziaria; e lo ha fatto nell’esercizio del proprio potere-dovere di valutazione”.

Parole chiare e precise quelle della Cassazione a sezioni unite, nella sentenza pubblicata lunedì scorso 13 dicembre, sulla querelle per la nomina a procuratore capo di Roma da parte del Csm che vedeva contrapposti Marcello Viola, procuratore generale presso la corte d’appello di Firenze, e Michele Prestipino che era stato nominato a capo degli uffici inquirenti della capitale. Il consiglio di Stato nei mesi scorsi aveva annullato tale nomina su ricorso di Viola e il Csm aveva recepito la sentenza e avviato nuove votazioni che avevano portato ad ottobre scorso alla prima conta che ha visto Viola prendere un solo voto contro i 4 voti di Francesco Lo Voi, attuale capo dei pm di Palermo. Il plenumdel Csm forse proprio in attesa della sentenza della Cassazione a sezioni unite ora provvederà alla seconda e decisiva votazione per decidere chi sarà il nuovo procuratore capo di Roma. Marcello Viola è tra i due papabili specialmente dopo la pronuncia degli ermellini.  La road map prevede ora che i relatori (Lanzi per Lo Voi e Ardita per Viola) depositino le motivazioni delle due proposte. Una volta pronte saranno trasmesse alla ministra della Giustizia Marta Cartabia che dovrà esprimere un parere sui due candidati. Dopo questo iter la parola passerà, per la decisione finale, al plenum del Consiglio superiore e se tutto dovesse filare senza intoppi, il voto potrebbe arrivare già prima di Natale ma più verosimilmente a gennaio del nuovo anno. Si vedrà.