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Sciopero generale Cgil e Uil: “Tutto il paese scenda in piazza”

13 dicembre 2021 | 17:45
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Sciopero generale Cgil e Uil: “Tutto il paese scenda in piazza”
Sciopero generale Cgil e Uil: “Tutto il paese scenda in piazza”
Sciopero generale Cgil e Uil: “Tutto il paese scenda in piazza”

Fissata per giovedì (16 dicembre) la protesta contro la legge di bilancio

È fissato per giovedì (16 dicembre) lo sciopero generale – l’ultimo c’era stato sette anni fa, e in quell’occasione nel mirino della protesta era finito il Jobs Act del governo Renzi – contro la legge di bilancio del governo Draghi indetto da Cgil e Uil, che confermano la data della mobilitazione malgrado l’intervento del garante, che aveva riscontrato alcune criticità rispetto alle leggi sulle mobilitazioni sindacali in alcuni comparti come quello dei servizi postali e quello dell’igiene ambientale, i cui lavoratori, infatti, non potranno partecipare allo sciopero. Così come quelli del comparto della sanità, esclusi dagli stessi sindacati per “responsabilità” in un periodo ancora di forte pressione sugli ospedali causato dalla pandemia.

“Chiediamo a tutto il paese di scendere in piazza il 16 dicembre per cambiare: è il momento che il mondo del lavoro venga ascoltato per i problemi che ha e per lo sforzo che ha fatto durante la pandemia”, ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, sabato a Lamezia Terme, dal palco di una manifestazione in preparazione di quella di giovedì.

Sul palco era presente anche il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri, che ha lanciato un duro attacco nei confronti di una parte dell’informazione: “Lo squadrismo non è solo quello dell’assalto alla Cgil, lo squadrismo è’ anche alcuni articoli sui giornali. Ma non ci piegano, non abbiamo paura. Ricordatelo, non ci intimorite. Vedrete di tutto – ha poi continuato il segretario Uil – vedrete nei prossimi giorni che cosa si scatenerà sui grandi giornali: Corriere della Sera, la Repubblica, la Stampa. Ci diranno che saremo degli irresponsabili, già ce lo dicono. Ci diranno che siamo dei folli, ma noi abbiamo dalla nostra parte la sicurezza di essere dalla parte dei più deboli e insieme proveremo a cambiare questo Paese. Ci riusciremo il 16 e lo faremo dopo”.

Una legge di bilancio, quella del governo Draghi, ritenuta fortemente iniqua dai sindacati, soprattutto sul taglio dell’Irpef, che concentra le maggiori risorse sull’abbassamento delle tasse ai redditi più ricchi. E la responsabilità, per Landini, è da ricercare soprattutto nei partiti che sostengono il governo: “Forze di maggioranza che ragionano in questo modo non ce le meritiamo. Se dentro il Governo non si capisce che ci sono persone che pur lavorando sono povere e non riescono ad arrivare alla fine del mese e che aiutare chi sta peggio è l’unica strada per riunire questo Paese, c’è qualcosa di profondo che va cambiato”.

Dopo che la Cisl non ha voluto partecipare all’iniziativa di Cgil e Uil, non resta che aspettare giovedì per valutare i risultati della mobilitazione e la percentuale di adesione allo sciopero generale della nuova “opposizione” del governo Draghi.