Entrano a scuola, imbrattano le aule e postano il video sui social: nei guai minorenni

I giovanissimi sono stati denunciati alla procura minorile di Firenze
Entrano in una scuola, imbrattano le aule e postano il video sui social. Quattro giovanissimi denunciati alla procura dei minori di Firenze per imbrattamento e danneggiamento in concorso.
Nella mattinata odierna (13 dicembre), i carabinieri di San Piero a Ponti, a conclusione delle indagini effettuate per l’individuazione dei responsabili di atti vandalici, consumati in due circostanze il 23 novembre e il 3 dicembre scorsi, all’interno dell’istituto comprensivo Giorgio La Pira – Scuola Vamba, nella frazione di San Donnino del comune di Campi Bisenzio, hanno denunciato alla procura minorile quattro giovani, di età compresa tra i 14 e i 16 anni, residenti nella Piana fiorentina, ritenuti responsabili di danneggiamento e imbrattamento in concorso.
I quattro ragazzi, dopo aver forzato una porta a vetro scorrevole, si erano introdotti all’interno dell’istituto scolastico, interessato da lavori di ristrutturazione, e nei moduli utilizzati come aule provvisorie avevano svuotato un estintore prelevato dalla cassetta a muro, urinato nei corridoi, sparso acqua per terra e rovesciato sui pavimenti il materiale didattico trovato sulle cattedre.
Era chiaro l’intento di creare disagio sporcando le aule, forse per impedire il regolare inizio delle lezioni a causa delle necessarie operazioni di ripristino per la pulizia dei locali. Non soddisfatti, gli autori del gesto hanno postato sui social il filmato effettuato con un telefono cellulare, nel corso del secondo episodio, mentre imbrattavano le aule, divenuto in poco tempo virale. Proprio tale filmato, acquisito dai Carabinieri, ha permesso di avviare immediatamente le indagini, grazie alle quali in tempi rapidi sono stati identificati i quattro minori autori del gesto che ora dovranno rispondere dell’accusa di danneggiamento e imbrattamento in concorso, fatta naturalmente salva la presunzione di non colpevolezza e tenendo conto della specificità del diritto penale minorile che mira a recuperare e a risocializzare piuttosto che a punire.