Percepisce il reddito di cittadinanza ma è ai domiciliari: denunciato

L’uomo rischia una condanna fino a 3 anni di reclusione
Proprio in questi giorni i militari i carabinieri di Mulazzo, in Lunigiana, hanno inviato un circostanziato rapporto all’autorità giudiziaria per un indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di un 52enne del posto.
L’uomo avrebbe percepito 7.500 euro dall’Inps in poco meno di un anno. Proveniente dal comasco e domiciliato a Mulazzo per partecipare ad un percorso di reinserimento sociale, nell’agosto del 2020 aveva presentato istanza per l’assegno e, avendone i requisiti, era riuscito ad ottenere la somma di 750 euro mensili. Nello stesso mese però, a causa di vecchi precedenti penali che lo seguivano da molto tempo, è arrivata da scontare una misura di arresti domiciliari.
La nuova e recente formulazione della norma per la concessione del reddito di cittadinanza prevede che con l’applicazione di una misura cautelare non si ha diritto al sussidio. Da qui gli accertamenti dei carabinieri che, in una più vasta operazione di controllo sui percettori del sostegno economico, hanno verificato che il 52enne non aveva mai dichiarato all’Inps il suo nuovo stato di sottoposto a misura cautelare. L’omessa comunicazione era evidentemente vantaggiosa ma ora dovrà restituire l’indebita somma e rispondere del reato di omessa comunicazione della variazione dei requisiti per la corresponsione del reddito di cittadinanza. Rischia una condanna fino a tre anni di reclusione.