“Datemi i soldi altrimenti vi ammazzo”: con la mano insanguinata e armato di collo di bottiglia tenta una rapina ma viene arrestato

Il giovane,poi finito a Sollicciano, era entrato in un negozio in centro ad Arezzo
Nella giornata di sabato scorso (4 dicembre) intorno alle 20, è arrivata la segnalazione, al 112, di una tentata rapina in un negozio in piazza Sant’Agostino, nel pieno centro cittadino di Arezzo.
Un giovane uomo, con indosso un passamontagna nero con, nella mano destra sanguinante, un collo di bottiglia, era entrato in un locale commerciale e con fare minaccioso, puntandolo, aveva chiesto ai dipendenti di consegnare tutti i soldi della cassa, altrimenti li avrebbe uccisi, sgozzandoli. Dato che le vittime hanno desistito da tale richiesta, l’uomo ha tentato da solo di impossessarsi del registratore di cassa, e a quel punto uno dei dipendenti, approfittando del fatto che il rapinatore fosse occupato, è riuscito a chiamare la polizia di Stato e chiedere l’intervento.
Il rapinatore, non appena capito che stavano per arrivare sul posto le forze dell’ordine, ha deciso di darsi alla fuga, minacciando tuttavia le vittime che sarebbe comunque tornato più tardi per finire ciò che aveva iniziato e in quell’occasione li avrebbe ammazzati.
Dopo pochissimi minuti si sono fiondate sul posto due volanti della questura di Arezzo, che dopo aver appreso le prime informazioni, sulla corporatura e sul tipo di abbigliamento indossato dal rapinatore, si sono messe sulle sue tracce. Nonostante la presenza di una folla di persone nel centro città, dopo pochissimi minuti, le ricerche hanno dato esito positivo; gli agenti, infatti, sono riusciti a rintracciare un giovane, che oltre a corrispondere perfettamente alla descrizione del rapinatore fornitegli poco prima dalle vittime, presentava la mano destra sanguinante e occultava nei pantaloni il passamontagna nero utilizzato poco prima per la tentata rapina.
Con non poche difficoltà, visto la forte resistenza opposta agli agenti dal ragazzo, che vistosi scoperto ha iniziato a spintonare e a dare calci agli operatori, questi sono riusciti a bloccarlo ad accompagnarlo in questura
Il giovane, poi identificato, da pochissimi giorni maggiorenne e residente nella provincia di Arezzo, è stato arrestato e portato nel carcere di Sollicciano.