Ucciso a sangue freddo sulla porta di casa, il fermato resta in carcere: respinta la richiesta dei domiciliari della difesa

Il presunto killer che ha sparato alla vittima è ancora ricercato
Resta in cella alla Dogaia di Prato Andrea Costa, il 38enne fermato poco ore dopo dall’omicidio di Gianni Avvisato ucciso a sangue freddo a colpi di pistola sulla porta della sua abitazione in via Boccaccio a Comeana.
Il gip, dopo l’interrogatorio di garanzia, durante il quale il 38enne si è avvalso della facoltà di non rispondere, ha infatti tramutato in arresto, con la custodia in carcere, il fermo dei carabinieri, respingendo la richiesta di domiciliari fatta dai suoi legali, gli avvocati Mattia Alfano e Massimo Nistri che, comunque, hanno già annunciato che faranno ricorso al tribunale del riesame.
L’uomo è accusato di concorso in omicidio.
Il presunto killer, esecutore materiale del delitto, è ancora ricercato in tutta Italia e all’estero.
Sul movente del delitto, ancora non chiaro, stanno indagando i militari dell’Arma, che stanno passando al seteccio il passato della vittima, incluso il cellulare