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Fu esposto all’amianto, la difesa dovrà risarcire la famiglia del militare di Pisa

15 novembre 2021 | 21:15
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Fu esposto all’amianto, la difesa dovrà risarcire la famiglia del militare di Pisa

Sarebbero più di 3mila i decessi per l’uso dell’amianto da parte della Marina militare italiana

Il ministero della difesa è stato condannato dal tribunale di Roma, competente per territorio, a risarcire i familiari del militare pisano Francesco Volterrani con 750mila euro di danni, più interessi e rivalutazione e spese legali. L’uomo era deceduto nel marzo del 2000 per continuata esposizione all’amianto.

Il militare in forza alla marina italiana dal 1965 al 1997 aveva poi sviluppato un tumore al polmone che per i periti del tribunale è direttamente riconducibile alla presenza di amianto sia su alcune navi sulle quali aveva prestato servizio sia in alcuni siti a terra. Al fianco dei familiari del militare deceduto l’osservatorio nazionale amianto.

“L’osservatorio – si legge in una nota – ricevuta la richiesta di aiuto dei componenti della famiglia, attualmente residente a Pisa, la moglie Stefania, rimasta vedova a 49 anni e dei due figli, Riccardo e Annalisa, rimasti orfani a soli 26 e 14 anni, ha avviato la procedura giudiziaria con la quale è stato poi ottenuto dal ministero prima il riconoscimento della causa di servizio e della qualità di vittima del dovere (con la determinazione di un primo indennizzo) e, successivamente, anche l’iter per la tutela per il risarcimento del danno. Di fronte a questa richiesta la Marina italiana si è opposta costringendo l’avvocato Bonanni a rivolgersi al Tribunale di Roma che ha riconosciuto il danno subito dai familiari della vittima e un ulteriore risarcimento”.

Purtroppo si stima che a tutt’oggi siano più di 3mila i decessi per l’uso dell’amianto da parte della Marina militare italiana e già dal 2008 l’Ona si è mobilitato per assistere le vittime. Questa sentenza dimostra, inoltre, che, oltre ai casi di mesotelioma, anche il tumore dei polmoni, ha origine dall’esposizione alla fibra killer e i casi stimati sono circa 1600. “Non è finita qui, la causa prosegue di fronte al Tar del Lazio e al Tribunale di Pisa per il danno subito direttamente da Francesco Volterrani, dalla diagnosi alla morte, e continuiamo a non comprendere le ragioni per le quali il Ministero della Difesa si ostini a negare i diritti delle vittime”, dichiara Bonanni.

L’osservatorio ha istituito un servizio di assistenza per le vittime del dovere con il numero verde 800 034 294”. Fondamentale per la sentenza di risarcimento nel processo che si è concluso nei giorni scorsi è stata la perizia medica disposta dai giudici che hanno accertato il nesso causale tra la malattia contratta dal militare e la sua attività lavorativa che lo ha portato a contatto con le fibre di amianto che ha inalato e che gli hanno poi provocato il tumore con esito purtroppo fatale.