“L’omicida era turbato e sconvolto”, la corte d’appello dimezza la pena all’uomo che strangolò la compagna

16 anni per il femminicidio: in primo grado era stato condannato a 30
Pena dimezzata per l’uomo che nel novembre 2018 uccise, strangolandola, la compagna 21enne originaria della Cina. Il fatto avvenne, al culmine di una lite, in un ostello.
La corte di appello di Firenze ha reso note, ieri (12 novembre) le motivazioni della sentenza: l’uomo, un 32enne, era “realmente turbato e sconvolto dall’azione compiuta”, dando l’allamre e non tentando di scappare.
Il primo grado, in rito abbreviato, il 9 luglio 2020, l’omicida era stato condannato dal gup a 30 anni. I giudici di secondo grado hanno dimezzato la pena, riducendola a 16.
“Bisogna valorizzare – spiegano i giudici – il profilo psicologico del comportamento dell’imputato nell’immediatezza del fatto perchè vale molto di più di tanti pentimenti e richieste di perdono sbandierate in udienza a distanza di giorni se non di mesi”.