Ancora una tragedia sul lavoro, muore a 47 anni in una ditta di Santa Croce sull’Arno

E’ la ventottesima vittima da inizio anno in Toscana
E’ morto sul colpo, nel magazzino di una ditta di materiali edili e ferramenta.Visualizza articolo Una tragedia, l’ennesima, sul posto di lavoro. La vittima è Vincenzo Garone, un operaio di 47 anni, residente a Santa Maria a Monte: è deceduto questa mattina (16 ottobre) nella sede di una azienda in via del Bosco, nelle vicinanze della Nuova Francesca, a Santa Croce sull’Arno.
Disperata la corsa dei soccorritori del 118: per l’uomo non c’è stato più niente da fare, mentre un altro collega è rimasto ferito ma non sarebbe in pericolo di vita.
Le circostanze e la dinamica del decesso sono in fase di ricostruzione da parte dei carabinieri e dei tecnici della prevenzione degli incidenti sul lavoro dell’Asl. Da quanto trapelato l’uomo sarebbe rimasto schiacciato dalla benna di un escavatore che ha ceduto finendogli addosso. L’allarme è stato dato da alcuni colleghi che hanno chiamato il 118 facendo scattare la macchina dei soccorsi. In pochi minuti sul posto sono accorsi anche i vigili del fuoco di Castelfranco di Sotto, la pubblica assistenza di Santa Croce e l’automedica.
I sanitari hanno tentato di tutto per rianimare l’uomo, ma non c’è stato niente da fare.
L’uomo lascia la moglie e un figlio ancora minorenne.
E’ la ventottesima vittima da inizio anno in Toscana
“È una strage, questa, ed è sempre peggio – commenta sui social il sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda -. Così non va bene per niente. Alla famiglia di questo lavoratore va un abbraccio commosso. Tutte le istituzioni di cui per prima faccio parte hanno il compito urgente di dare risposte per il presente e per il futuro”.
“Il giorno della manifestazione di Cgil Cisl e Uil a Roma contro tutti i fascismi, partecipata, sentita e democratica, è stato funestato dagli ennesimi incidenti sul lavoro. In uno di questi ha perso la vita a S. Croce sull’Arno un operaio di 47 anni – commenta Mauro Fuso, segretario generale di Cgil Pisa -. Una famiglia piange ancora un morto di lavoro in questa macabra e infinita sequenza di vite umane perse. La Cgil di Pisa si stringe intorno alla famiglia in un abbraccio che urla di nuovo basta, basta morti sul lavoro. Le ultime misure adottate dal Governo sono importanti, ma comunque insufficienti in una striscia nera che si allunga di giorno in giorno. Tutti dobbiamo operare con coscienza e con strumenti adeguati per porre fine ad una strage continua. Prima di tutto ponendo al centro la vita e la sicurezza della persona prima del profitto e di qualsiasi altro interesse economico”.