Permessi di soggiorno facili, otto arresti a Prato: coinvolti “colletti bianchi” che agevolano le pratiche

Nel mirino degli inquirenti sono finiti sette studi professionali
Dalle prime luci dell’alba di oggi (13 ottobre) oltre 400 militari della guardia di finanza con l’ausilio di un elicottero hanno proceduto, nell’ambito di un’operazione di polizia giudiziaria Easy Permit, all’esecuzione di 8 misure cautelari disposte dal tribunale di Prato nonché a centinaia di perquisizioni locali e personali.
L’indagine ha riguardatp un giro di permessi di soggiorno facili rilasciati ai cinesi con la complicità di “colletti bianchi” italiani.
Nel mirino degli inquirenti sono finiti sette studi professionali che si occupano di gestione della contabilità e di consulenza sul lavoro. I destinatari delle misure cautelari sono cinque italiani e tre cinesi. Tra questi due consulenti del lavoro e un commercialista.
Ben 210 le persone indagate: 193 di origine cinese e 17 italiani. In particolare si tratta di 10 titolari o soci e 19 dipendenti di studi professionali e di 181 cittadini cinesi che hanno indebitamente fruito del permesso di soggiorno.
L’operazione è nata da un controllo effettuato dalla polizia municipale al Macrolotto, con la scoperta che una ditta di confezioni che risultava avere alle sue dipendenze numerosi operai cinesi, nei fatti non esisteva.
L’Inps ha contestato circa 7,6 milioni di euro di evasione contributiva.
I reati contestati – a vario titolo – sono quelli di falsità ideologica, per induzione, commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, favoreggiamento, ai fini di profitto, della permanenza nel territorio dello Stato di stranieri privi di titolo nonché di contraffazione, alterazione o utilizzo di documenti al fine del rilascio di un permesso di soggiorno