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Cronaca
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Inchiesta Keu, cromo fino a 50 volte oltre il limite nelle analisi del consulente

29 settembre 2021 | 18:15
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Inchiesta Keu, cromo fino a 50 volte oltre il limite nelle analisi del consulente

Diversi i punti di prelievo in tutta la provincia di Pisa

Hanno scavato anche per 50 centimetri e le successive analisi hanno confermato le paure: i terreni sui quali è finito il keu, il residuo delle concerie, sono contaminati da alti livelli di cromo e altre sostanze. E’ un nuovo passo, questo della perizia, dell’inchiesta della Antimafia sul territorio di Santa Croce sull’Arno(qui la notizia).

Diversi i punti di prelievo in tutta la provincia di Pisa. In tutti emergono valori troppo alti: all’ex area Vacis di Pisa, dove i valori sono quelli più alti registrati dal consulente, il cromo è a 2.683 e non avrebbe dovuto superare 50 e solfati a 1.655 quando il limite è 250.

Le consulenze sono già state trasmesse agli enti e ai Comuni interessati per la bonifica, come già accaduto nell’area dell’aeroporto militare di Pisa, dove è già stata abbattuta l’opera con il materiale contaminato usato come riempimento. Nell’area Tozzi a Bucine si stavano realizzando delle villette e oltre al cromo, è stato trovato anche l’arsenico, non tipico del lavoro in concia ma forse più di quello dell’oro.

Tra gli altri siti sotto analisi ci sono la strada regionale 429 nel tratto empolese, la località Montramito a Massarosa, il cantiere dell’acquedotto a Crespina Lorenzana, azienda agricola I leccia Peccioli. Il cromo, indice della presenza del keu, è stato trovato con valori oltre la soglia dai consulenti della procura in tutti i siti finiti al centro delle indagini.

Mettere in atto tutte le azioni necessarie, pur nella complessità della situazione, a tutela prioritariamente di salute e ambiente. Così l’assessora all’ambiente Monia Monni, dopo che sono stati ufficialmente resi noti i risultati dei campionamenti effettuati dalla procura di Firenze.

“Gli esiti dei campionamenti – ha detto Monni – certificano la presenza significativa di inquinanti in relazione all’utilizzo di riciclati contenenti keu: è quello che deriva dal puntuale e accurato lavoro svolto dall’autorità inquirente. Grazie anche all’importante lavoro di sindaci ed amministrazioni, stiamo procedendo con estrema risolutezza a mettere in sicurezza tutti i siti e a procedere alle necessarie e conseguenti attività di bonifica. Abbiamo dato, come noto, indicazione ad Arpat di svolgere tutte le attività tecniche-scientifiche necessarie. Ma abbiamo anche messo a disposizione dell’agenzia risorse per svolgere ogni attività straordinaria necessaria, abbiamo nominato un commissario straordinario per garantire il massimo presidio rispetto all’intera vicenda, oltre che assicurare uno costante raccordo con i comuni interessati”.

Comprendo la forte preoccupazione dei cittadini – ha aggiunto – che ci chiedono di mettere in campo di azioni incisive e risolutive, ma con trasparenza e responsabilità va sottolineato che ci troviamo davanti a procedure complesse. Mi preme pertanto assicurare che il lavoro di tutte le istituzioni è rivolto esclusivamente ad acquisire il massimo grado di informazioni e ad agire tempestivamente per tutelare in modo prioritario salute ed ambiente. Infine – ha concluso -, su indicazione di Arpat sono stati definiti, intorno alla metà di settembre, gli interventi urgenti di messa in sicurezza secondo un criterio sito-specifico, proprio nell’ottica di assicurare la massima tutela ambientale”.