Covid, terza dose somministrata ai primi 752 ultra fragili

Nell’Asl Toscana nord ovest in 55 si sono sottoposti alla procedura
Sono 752 gli ultra fragili che oggi hanno ricevuto la terza dose di vaccino anti Covid: 203 nell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana; 110 nell’Aou senese; 24 a Careggi; 26 al Meyer; 190 nella Asl centro; 144 nella Asl Sud Est; 55 nella Asl nord ovest.
Nei giorni scorsi sono partite le prime telefonate per i pazienti che hanno completato il ciclo vaccinale e a cui somministrare ora, in via del tutto prioritaria, la cosiddetta dose addizionale (Pfizer e Moderna), come da indicazioni dell’ultima circolare del ministero della salute. La vaccinazione viene effettuata in ospedale, nelle sedi ambulatoriali o dei centri specialistici, su chiamata diretta delle aziende sanitarie (territoriali e ospedaliero-universitarie).
In Toscana, le persone che al momento possono accedere alla terza dose sono circa 50mila tra soggetti trapiantati e immunocompromessi. Nello specifico si tratta di 5mila trapiantati, 2.100 dializzati, 5mila persone con sindrome Aids, 25mila oncologici e circa 13-15mila immunocompromessi.
Le persone che appartengono alle categorie target interessate – lo ricordiamo – qualora non venissero contattate, perché non ancora note alle strutture o per un eventuale disguido, potranno richiedere la terza dose, contattando i call center aziendali (055.545454 tasto 1 per la Asl centro; 0585.498008 per la Nord Ovest, 800.432525 per la Sud Est).
Le categorie interessate come da circolare ministeriale: trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica); attesa di trapianto d’organo; terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule Car-T); patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; immunodeficienze primitive (per esempio sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile eccetera); immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (per esempioterapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario, eccetera); dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) con conta dei linfociti T CD4+ < 200cellule/μl o sulla base di giudizio clinico.