La tragedia |
Cronaca
/

Muore operaio travolto da due lastre di marmo: un altro incidente fatale sul lavoro

8 settembre 2021 | 12:30
Share0
Muore operaio travolto da due lastre di marmo: un altro incidente fatale sul lavoro

È successo alla ditta 2P Trading Srl di Pietrasanta poco prima delle 11,30: inutili i soccorsi. Domani 8 ore di sciopero nel lapideo

Un altro incidente mortale sul lavoro. Un operaio di 54 anni, Andrea Bascherini di Seravezza, è stato travolto da due lastre di marmo ed è morto.

L’incidente si è verificato poco prima delle 11,30 alla ditta 2P Trading Srl. Sul posto l’automedica nord e gli operatori della prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro oltre alle forze dell’ordine, che stanno indagando sull’esatta dinamica dell’incidente.

Secondo la ricostruzione l’operaio stava lavorando – insieme a un collega – tra due pacchi di lastre di marmo (disposti a libro) e uno dei due pacchi è andato addosso ai lavoratori. Bascherini non ha fatto in tempo ad evitare il crollo ed è morto mentre l’altro operaio è riuscito a spostarsi e ha riportato lievi ferite.

“Mando un abbraccio alla famiglia di Andrea. La mia famiglia ha perso un  fratello nello stesso modo e posso dolorosamente comprendere lo strazio e lo smarrimento di fronte ad un evento come la perdita di un padre, marito, figlio e fratello. Oggi ogni altra parola è inutile. A nome dell’amministrazione comunale le più sincere condoglianze e la nostra vicinanza”. Così il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti.

Andrea Bascherini, l’operaio tragicamente morto tra due lastre di marmo, è il cognato di Paolo Bibolotti, responsabile dei centri cottura della Pietrasanta Sviluppo Spa. “Siamo dispiaciuti ed addolorati per quanto accaduto – scrivono da Pietrasanta Sviluppo Spa – A nome di tutti i colleghi le più sentite condoglianze. Paolo ti siamo vicini”.

“Non è accettabile – è il messaggio del senatore Massimo Mallegni – di cordoglio dell’assessore continuare a morire sul lavoro. I luoghi di lavoro non possono continuare ad essere campi di battaglia. Ieri è successo al Porto di Livorno, a morire è stato un uomo di 55 anni, oggi a Pietrasanta, un altro uomo, padre e marito, di 54 anni. Non può esserci comprensione di fronte alle ricorrenti tragedie che ogni giorno addolorano intere comunità e decapitano famiglie. Significa che tutto quello che si poteva e doveva fare per evitarlo non è stato fatto. Tutto quello che era prevedibile non è stato previsto. Alla famiglia di Andrea vanno le mie condoglianze e la promessa che continuerò a battermi per far si che i luoghi di lavoro non siano più campi di battaglia dove ogni giorno rischiare di perdere la vita”.

“Far finire queste morti deve essere per noi un imperativo categorico”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani appresa la notizia dell’operaio ucciso da una lastra di marmo a Pietrasanta.

“Il mio primo pensiero – prosegue – va alla famiglia, alla comunità del lavoratore rimasto ucciso oggi a sul lavoro a Pietrasanta: sono profondamente colpito da una tragedia che si rinnova a pochissime ore da un altro incidente mortale. Ma se il cuore di tutti noi viene messo a dura prova da queste tragedie, la mente ci impone di non arrenderci. La Regione ha da tempo messo in campo strumenti per la potenziare la sicurezza e campagne per sensibilizzare la popolazione, fin dalla scuole. Anche nel settore lapideo, uno dei più martoriati, sono state introdotte regole stringenti per le aziende e misure per diffondere la cultura della prevenzione a tutti i livelli. Faremo di più. La ripartenza dopo la pandemia non deve farci abbassare la guardia. Ci metteremo subito al lavoro, a fianco delle parti sociali e delle istituzioni locali, delle scuole, delle Aziende sanitarie in un lavoro di squadra che è indispensabile per intervenire un modo capillare con investimenti, controlli, sanzioni.

“In questi giorni – dice l’onorevole Umberto Buratti (Pd) – si registrano purtroppo incidenti mortali sul lavoro, in Toscana e nel resto del paese. Oggi è toccato alla Versilia, con una tragedia che colpisce l’intera comunità. Esprimo il mio profondo e sentito cordoglio alla famiglia, in particolare alla moglie e alla figlia, ai compagni di lavoro, all’azienda e agli amici dell’operaio che oggi ha perso la vita. Adesso è il momento del lutto e del dolore; ci sarà tempo per accertare i fatti, le eventuali responsabilità e riflettere su ulteriori strumenti da mettere in campo per garantire maggiore sicurezza nel settore. Oggi, ci stringiamo attorno a una comunità che sta vivendo un momento di terribile dolore e alla famiglia che non dovrà essere lasciata sola”.

“L’idea di cui oggi abbiamo parlato anche con il ministro Orlando – conclude Giani – con cui abbiamo firmato un patto per il lavoro in Toscana, è quella di studiare, anche grazie alle risorse del Recovery Fund e ad accordi di partenariato in cui avrà un ruolo diretto anche il settore pubblico, progetti che possano dare alle imprese strumenti per investire di più e meglio nella sicurezza“.

Anche il candidato sindaco di Seravezza, Lorenzo Alessandrini, esprime sgomento per la morte di Andrea Bascherini. Bascherini era residente a Pozzi nel Comune di Seravezza. Aveva 54 anni. “Nel 2021 non si dovrebbe più morire sul posto di lavoro ed in questo modo assurdo. Oggi c’è solo tanto dolore. Un dolore che ha scosso tutta la comunità. Alla moglie, alla figlia, ai famigliari e cari le mie più sincere condoglianze”: le parole di Lorenzo Alessandrini.

“Ancora una volta siamo raggiunti dalla notizia di un lutto sul posto di lavoro – sottolineano i referenti Feneal Uil di Lucca e Massa Carrara, Daniele Battistini e Daniele Marsili -. Non è accettabile continuare a morire sui luoghi di lavoro.  Ci stringiamo attorno al dolore della famiglia per la perdita del loro caro, attendiamo i dovuti accertamenti e le dovute verifiche del caso ma riteniamo doveroso sottolineare ancora una volta l’importanza di questo tema. Non ci stancheremo mai di dirlo e non ci rassegneremo di fronte a questo dramma che purtroppo continua a colpire il nostro territorio. Formazione e prevenzione ma soprattutto controlli; una campagna di sensibilizzazione che non può esaurirsi qua ma che deve trovare riscontro in azioni chiare e decise da parte delle istituzioni e degli organi preposti”.

A seguito dell’infortunio mortale in un piazzale di marmo in Versilia i sindacati di categoria, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno dichiarato per domani (9 settembre) 8 ore di sciopero in tutto il distretto del marmo apuoversiliese.