Farmaci per il carcinoma renale, Pfizer perde il ricorso al Tar contro la Regione Toscana

In tutta Italia ora si potranno utilizzare nei vari nosocomi tutti i farmaci approvati nel protocollo contestato dalla casa farmaceutica
Farmaci per la cura di alcuni carcinomi, Pfizer perde il ricorso al Tar contro la Regione Toscana e l’Aifa. Lo scorso anno la Regione si era rivolta all’Aifa per chiedere l’equivalenza terapeutica di alcuni farmaci per la cura del carcinoma renale prima di bandire una gara per il loro acquisto e quindi per la disponibilità successiva nei vari nosocomi a beneficio dei pazienti. Proprio grazie a questa richiesta l’Aifa ha deliberato nel novembre dello scorso anno il provvedimento delle nuove linee guida nazionali in merito, stabilendo l’assoluta equivalenza tra alcuni farmaci.
La casa farmaceutica Pfizer che produce uno dei farmaci oggetto del contenzioso non ci sta e propone ricorso al Tar ma i giudici amministrativi hanno dato ragione all’Aifa e soprattutto alla Regione Toscana che ha sollevato per prima la questione.
Si legge infatti nella sentenza del Tar del Lazio pubblicata nei giorni scorsi: “Obiettivo del legislatore, attraverso il meccanismo della equivalenza terapeutica, è quello di mettere in concorrenza farmaci che, sebbene fondati su diversi principi attivi, possano comunque garantire la stessa efficacia curativa. Di qui la possibilità di espletare gare centralizzate cui far partecipare, per una quota prestabilita di assistiti che possano indifferentemente ricorrere ai farmaci con diversi principi attivi, tutte le società che producono determinati farmaci di pari efficacia terapeutica ed ottenere, in questo modo, un prezzo più basso di acquisto. Con la conseguenza di poter ottenere, con lo stesso budget disponibile, un maggior numero di farmaci e poter dunque curare una maggior numero di soggetti che soffrono di quella data patologia. Pertanto: non solo e non tanto un risparmio per il pubblico erario ma soprattutto la possibilità di garantire cure più estese ed efficaci per tutta la popolazione. La previsione normativa rafforza, concludendo sul punto, la finalità stessa dell’equivalenza terapeutica che è quella di garantire i livelli essenziali di assistenza e l’uniforme erogazione, a livello nazionale, delle prestazioni sanitarie attraverso una razionalizzazione della spesa. In conclusione il ricorso ed i motivi aggiunti sono infondati e debbono essere rigettati”. Il parere richiesto dalla Regione Toscana all’Aifa si è dunque dimostrato fondamentale per le cure di queste subdole malattie per l’intero territorio nazionale a maggior ragione dopo la sentenza del Tar del Lazio dei giorni scorsi che ne ha sancito la validità anche da un punto di vista giudiziario respingendo il ricorso di Pfizer.