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Cronaca
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La squadra mobile della questura di Massa Carrara arresta uno stalker

23 luglio 2021 | 12:45
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La squadra mobile della questura di Massa Carrara arresta uno stalker

L’uomo e’ ora in carcere

La squadra mobile della questura di Massa Carrara arresta uno stalker.

A finire in manette è stato  un cittadino italiano, di origini meridionali, di quarant’anni, operaio, residente a Massa per reati persecutori nei confronti della donna con la quale aveva avuto una relazione sentimentale. Ad eseguire l’ordinanza di misura di custodia cautelare in carcere, disposta dall’autorità giudiziaria a carico del quarantenne, sulla base degli oggettivi elementi probatori emersi in un inquietante quadro di minacce ed aggressioni, sono stati gli operatori della squadra mobile, diretta da Antonio Corcione.

L’uomo si era già reso responsabile in passato di vari reati.

La donna, professionista, intreccia con l’uomo una relazione. Ben presto vengono fuori le incompatibilità caratteriali fra i due e da qui una vera e propria escalation di comportamenti sempre più assillanti che inducono la donna ad allontanare l’uomo che non riesce a digerire la fine del rapporto affettivo: lui inizia a seguirla dappertutto, finanche sul luogo di lavoro, creando notevoli difficoltà alla donna che decide di rivolgersi alla polizia di Stato.

Alla Mobile la stessa donna aveva denunciato comportamenti aggressivi da parte dell’uomo, situazioni che avevano messo la stessa in uno stato di profonda prostrazione psicologica rendendola di fatto timorosa nell’autodeterminazione nella vita quotidiana.

La giovane donna, in conseguenza dei comportamenti aggressivi dell’uomo, si è così decisa finalmente a chiedere aiuto alla polizia di Stato incoraggiata dal personale operante che era intervenuto in occasione delle diverse chiamate d’emergenza. In questa sede la donna, aiutata dagli operatori della sezione specializzata degli uffici che si occupano di tutela di fasce deboli e vittime di violenza familiare, ha poi raccontato le vessazioni psicologiche del proprio uomo, incapace di affrontare i problemi propri e quelli di coppia se non attraverso l’uso sistematico della violenza in sostituzione di un dialogo, inesistente, in relazione alle volontà della donna d’interrompere il rapporto.

Gli operatori della Mobile hanno compreso la gravità di quanto stava accadendo alla stessa ed hanno portato a conoscenza la rocura del pericolo in atto.

La decisione della donna di troncare con il suo insopportabile passato è culminata in un presente, costituito dalla decisione della magistratura, che ha così raccolto i risultati delle attività di ricostruzione dei fatti svolta dalla polizia ed ha emesso il provvedimento restrittivo nei confronti dell’uomo ora in carcere.