Giovane sequestrato e forse ucciso: in carcere un 29enne cinese e tre indagati

3 luglio 2021 | 12:10
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Giovane sequestrato e forse ucciso: in carcere un 29enne cinese e tre indagati

Si attende l’esito delle comparazioni del dna sul cadavere rinvenuto

Il 2 luglio scorso il gip del tribunale di Firenze ha emesso un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere a carico di un ventinovenne cinese  nell’ambito delle indagini coordinate dalla Dda e svolte dai carabinieri di Prato a seguito della denuncia di sequestro di persona a scopo di estorsione di un cittadino cinese trentatreenne, sequestrato la mattina del precedente 26 aprile.

Le indagini svolte soprattutto attraverso l’analisi dei tabulati di numerose utenze telefoniche e l’incrocio del tracciato del Gps presente sull’autovettura in uso all’arrestato, noleggiata presso un officina di Prato soltanto 3 giorni prima del sequestro, hanno permesso di appurare il coinvolgimento del giovane arrestato nel sequestro del suo connazionale, di cui non si hanno più notizie proprio dalla mattina del 26 aprile e si teme che possa essere stato ucciso e poi occultato nell’area adiacente l’ex Istituto Cicognini di Prato, in via della Fontana, dove la sera del 10 giugno è stato rinvenuto il cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione, ancora in via di identificazione mediante le comparazioni del Dna.

Proprio vicino all’istituto, la mattina del 26 aprile, l’autovettura in uso all’arrestato risulta essere stata in sosta per oltre mezz’ora, mentre contestualmente le utenze telefoniche della vittima risultavano avere agganciato ripetitori serventi detta area. Conseguentemente la Dda di Firenze indaga anche per il reato di omicidio.

La mattina del 26 aprile, la vittima, dopo aver accompagnato la propria fidanzata sul luogo di lavoro a Prato, risulta essersi incontrata con l’arrestato, probabilmente perché attirata in una trappola. Poco dopo, la stessa vittima si era messa in contatto con parenti e conoscenti formulando richieste di denaro.Successivamente della vittima non si sono avute più sue notizie ed i vari tentativi di contattarla, da parte di amici e parenti, sono risultati vani. Dopo la sosta vicino all’ex Istituto Cicognini, l’autovettura in uso all’arrestato si era allontanata dalla città di Prato, facendovi ritorno nella tarda sera dello stesso 26 aprile, quando la stessa veniva abbandonata in via Lodi. Qui veniva rinvenuta dai Carabinieri il 3 giugno scorso. Le chiavi del veicolo in questione venivano poi trovate nella disponibilità dell’arrestato a seguito di perquisizione disposta dal pm titolare dell’indagine.

Nell’inchiesta sono indagati altri 3 connazionali dell’arrestato, sul conto dei quali sono in atto approfondimenti da parte degli investigatori.

Si attende l’esito delle comparazioni del Dna sul cadavere rinvenuto la sera del 10 giugno, onde stabilire se effettivamente si tratti della persona scomparsa.