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Legge regionale sulle rinnovabili, il 7 luglio la Corte Costituzionale decide sul ricorso del governo

29 giugno 2021 | 16:43
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Legge regionale sulle rinnovabili, il 7 luglio la Corte Costituzionale decide sul ricorso del governo

Secondo Palazzo Chigi la norma contrasterebbe con i principi fondamentali stabiliti dallo Stato in materia di “produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia”

Troppi vincoli secondo il governo in materia di fonti rinnovabili e nuovi impianti in Toscana. Si attendono per la prossima settimana le decisioni della Consulta in merito.

Il governo ha deliberato tempo fa di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale la legge della Regione Toscana 82 del 7 agosto 2020, sulle Disposizioni relative alle linee guida regionali in materia di economia circolare e all’installazione degli impianti fotovoltaici a terra.

Secondo Palazzo Chigi la norma di questa legge regionale contenuta nell’articolo 2, commi 1, 2 e 3, riguardante la realizzazione di impianti Fer (Fonti da energia rinnovabile), contrasta con i principi fondamentali stabiliti dallo Stato in materia di “produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia” in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione.

Il prossimo 7 luglio si svolgerà l’udienza pubblica di fronte alla Consulta che deciderà in merito. Per la presidenza del consiglio dei ministri la legge regionale, in pratica, prevede troppi vincoli per la realizzazione di nuovi impianti di energia rinnovabile sul territorio toscano impedendone di fatto la diffusione massima. “Il margine di intervento riconosciuto al legislatore regionale per individuare aree e siti non idonei, non permette, invece, “che le Regioni prescrivano limiti generali inderogabili, valevoli sull’intero territorio regionale, specie nella forma di distanze minime o di potenza dell’impianto perché ciò contrasterebbe con il principio di massima diffusione delle fonti di energia rinnovabili, stabilito dal legislatore statale in conformità alla normativa dell’Unione europea (Corte Costituzionale sentenza 13/2014)”.

Diversamente, la soluzione normativa adottata dalla Regione Toscana con la norma in esame, nel prescrivere un vincolo generalizzato alla potenza dell’impianto da realizzare in “area rurale” (vale a dire area agricola), a fronte di una disciplina normativa nazionale che non prevede un divieto alla realizzazione di impianti fotovoltaici in area agricola superiore ad una determinata soglia di potenza, non consente un’adeguata tutela dei molteplici e rilevanti interessi coinvolti, ponendosi in contrasto con il principio, di derivazione europea, della massima diffusione degli impianti da fonti di energia rinnovabili”.

Queste le tesi di Palazzo Chigi, il prossimo 7 luglio la “risposta” della Corte Costituzionale.