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Cronaca
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Bimbo ritrovato in Mugello dopo 30 ore di ricerche, la procura di Firenze apre un fascicolo di indagine

24 giugno 2021 | 10:13
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Bimbo ritrovato in Mugello dopo 30 ore di ricerche, la procura di Firenze apre un fascicolo di indagine

I genitori, che saranno ascoltati nelle prossime ore, dovranno chiarire come mai Nicola avesse le scarpe e perchè hanno dato l’allarme la mattina alle 9

Fascicolo di indagine senza indagati e, per ora, senza ipotesi di reato. Lo ha aperto la procura di Firenze, diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, sulla vicenda del piccolo Nicola, il bimbo scomparso notte tempo da casa, nel Mugello, e ritrovato dopo 30 ore, ieri (23 giugno).

Molti i dubbi, ai quali dovranno rispondere i genitori del bambino che saranno sentiti nelle prossime ore.

Secondo i carabinieri, che conducono le indagini, il bimbo di nemmeno 2 anni si sarebbe allontanato da solo, vagando per i boschi che circondano il casolare dove vive.

“Stiamo facendo i primi accertamenti sulla dinamica dell’accaduto e riferiremo il tutto alla magistratura –  ha precisato il maggiore dell’Arma Michele Arturo -. La valutazione sul comportamento dei genitori al temine delle indagini sarà naturalmente riferita in procura al termine d i tutti gli accertamenti, ora è prematura ogni conclusione”.

Per evitare ai genitori l’accusa di abbandono di minore, gli stessi dovranno chiarire con precisione le circostanze e il modo in cui è avvenuta la sparizione del loro figlio. Non solo, anche il motivo per cui hanno dato l’allarme, a carabinieri e vigili del fuoco, della scomparsa di Nicola solo alle 9 di mattina dopo che il piccolo era sparito durante la notte.

Un particolare da precisare i sandali che Nicola aveva ai piedi quando è stato preso in braccio dal luogotenente Danilo Ciccarelli, che lo prelevato dal burrone assieme al giornalista del programma Rai La vita in diretta. Nicola era stato messo a letto con i sandali? A soli 21 mesi era in grado di mettersi le scarpe da solo?

“Nel punto in cui ho preso in braccio i piccolo l’erba non era schiacciata e la mia impressione è che lì non avesse passato la notte”, ha riferito ieri il luogotenente Danilo Cicccarelli, comandante dei carabinieri di Scarperia che assieme al giornalista Giuseppe di Tommaso ha recuperato il piccolo dal burrone.

Altro punto da chiarire come mai i cani molecolari, che erano passati in precedenza in quella stessa zona, non hanno fiutato nulla.

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti quella che Nicola abbia camminato per 4 o 5 chilometri, cadendo poi nel burrone dove poi è stato ritrovato.

Poi il mistero: i  carabinieri, vicino alla porta del casolare, hanno rinvenuto alcune tracce di sangue. Anche se, sembra, che il pomeriggio di lunedì 21 giugno, mentre stava giocando, il bimbo sarebbe caduto e si sarebbe sbucciato.