Rapporti con la camorra, due misure interditttive anti mafia a Pescia e Monsummano Terme

Nel mirino una società di rifiuti e un ristorante
Salgono a sette le misure interedittive anti mafia, adottate dal prefetto da inizio anno
Traffico illecito di rifiuti, rapporti e interessi economici con esponenti della camorra: sono questi gli elementi emersi dai controlli svolti dal gruppo interforze antimafia (Gia) della prefettura di Pistoia, in collaborazione con la direzione distrettuale antimafia di Firenze, sulla base dei quali oggi il prefetto, Gerlando Iorio ha adottato due interdittive antimafia.
La prima nei confronti di un’impresa di trasporto e smaltimento di rifiuti di Pescia,la seconda a un impresa di somministrazione e ristorazione di Monsummano Terme.
Da inizio anno salgono a sette i provvedimenti di interdittiva antimafia adottati dal prefetto. Un segno concreto dell’impegno della prefettura, in collaborazione con il Gia, nella prevenzione e il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico e produttivo locale.
In seguito a tali provvedimenti – come previsto dal codice delle leggi antimafia (articolo 90 e seguenti del decreto legislativo 159/2011) – ai destinatari dell’interdittiva antimafia sarà impedito di contrattare con la pubblica amministrazione, e di essere titolare di autorizzazioni o licenze.