L'indagine finanziaria |
Cronaca
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Frode fiscale, la guardia di finanza di Arezzo sequestra beni per oltre 1 milione di euro

17 giugno 2021 | 14:46
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Frode fiscale, la guardia di finanza di Arezzo sequestra beni per oltre 1 milione di euro

Gli indagati, tra il 2015 e il 2018, hanno acquistato un’importante partita di trattori e di autovetture di grossa cilindrata, in regime di non imponibilità Iva, grazie a false dichiarazioni d’intento

Le fiamme gialle di Arezzo hanno scoperto una consistente frode carosello. Nell’ambito dell’operazione Lease & Lease hanno sequestrato beni per 1 milione e 400 euro.

Nella frode nel settore della compravendita di automobili e macchine agricole, ideata da un imprenditore parmense, che, assieme al suo socio, un professionista aretino, si è avvalso di 8 società create ad hoc e di numerose persone compiacenti, utilizzati come teste di legno.

L’indagine, coordinata dalla procura aretina,  ha permesso di individuare numerose operazioni fittizie di compravendita tra le società, realizzando una frode che supera gli 8 milioni di euro, con l’evasione di Iva per
oltre 1,3 milioni di euro, oltre a 100.000 euro di imposta sul reddito delle società (Ires) non versata.

Nello specifico, è stato accertato che gli indagati, tra il 2015 e il 2018, hanno acquistato un’importante partita di trattori e di autovetture di grossa cilindrata, in regime di non imponibilità Iva, grazie a false dichiarazioni d’intento, che permettono ai loro utilizzatori di effettuare acquisti senza Iva.

Subito dopo l’acquisto, i “mezzi” sono stati conferiti in una delle società dell’organizzazione (immediatamente cessata), che ha dato inizio ad una girandola di cessioni infra-gruppo (ben
14 in poco più di un anno). In questo modo, le imprese acquirenti hanno beneficiato di ingenti, quanto falsi, crediti Iva nei confronti dell’Erario, mentre le imprese cedenti, amministrate da prestanome, hanno omesso gli adempimenti fiscali ed i versamenti delle imposte a debito,per poi chiudere l’attività definitivamente, in modo da far perdere le loro tracce al Fisco.

Il sodalizio criminale ha così frodato l’Erario poiché è riuscito a conseguire un vantaggio in termini di maggiore competitività sul mercato, grazie agli acquisti operati indebitamente, senza Iva All’esito delle attività investigative, basate sull’analisi combinata delle operazioni aziendali, contabili e finanziarie, è stato emesso dal gip del tribunale di Arezzo un decreto di sequestro preventivo, fino alla concorrenza di 1.428.670 euro, su disponibilità liquide, beni mobili, immobili e quote societarie, nei confronti dei dominus della frode, delle società
coinvolte e delle varie teste di legno.