Partito dalla Cina in bici per fare il giro del mondo, Wang Renqiu si infortuna a Prato

L’asssociazione Generale Ramunion Italia è intervenuta donandogli dispositivi di protezione individuale e per l’igienizzazione degli ambienti e un piccolo aiuto in denaro visto che da lungo tempo si trova lontano da casa
Si è infortunato a Prato un ciclista cinese che fa il giro del mondo.
Wang Renqiu, 34 anni, è un cittadino cinese della regione dell’Hunan e sta facendo il giro del mondo in bicicletta.
È partito dalla Cina prima dell’inizio della pandemia in oltre cinquecento giorni ha attraversato l’Asia e l’Europa Centrale si è avventurato fino alla Danimarca per poi tornare verso sud e arrivare in Italia.
A Prato ha avuto un incidente domestico nella casa che lo ospitava cadendo dalle scale ed è stato ricoverato in ospedale per poi essere dimesso ma con prognosi di un mese prima di potersi rimettere sui pedali.
Wang Renqiu non parla italiano parla esclusivamente cinese.
Lo seguono in questa avventura due gregari che fanno il viaggio insieme a lui supportati da un camper Zhang Xiye concittadino dell’Hunan nato nel 1989 e Yang Mingjie classe 1987 conosciuto a Barcellona dove vive e che ha deciso di unirsi al gruppo di cicloamatori cinesi intenti a fare il giro per il mondo.
L’asssociazione Generale Ramunion Italia venuta a conoscenza della storia di Wang del suo incidente avvenuto a Prato e della sua condizione di difficoltà è intervenuta recandosi a trovare lo sportivo cinese donandogli dispositivi di protezione individuale e per l’igienizzazione degli ambienti e un piccolo aiuto in denaro visto che da lungo tempo si trova lontano da casa.
“È lodevole – afferma il presidente di Ramunion Italia, Luca Zhou Long – che un nostro concittadino tenti un’impresa così ardua come il giro del mondo in bicicletta. Ci è molto dispiaciuto abbia avuto un incidente domestico proprio a Prato e per questo abbiamo deciso di sostenerlo e di far conoscere la sua storia pubblicamente”.
Da parte sua Wang Renqui ringraziando per il supporto ricevuto ha dichiarato: “Non appena guarito ripartirò per concludere il mio progetto, per portare l’amore che in Cina abbiamo per il ciclismo in giro per il mondo”.
Oltre all’Associazione Generale Ramunion Italia hanno partecipato all’intervento laAssociazione dei Giovani Imprenditori in Europa, la Confederation of Fujian Associations Europe l’Associazione Impresa Fujianese in Italia l’Associazione Cinese di Lishui in Italia l’Associazione Wencheng del Centro Italia e l’AssociazioneImprenditori Cinesi. I volontari coinvolti sono stati: Zhou long Hu Jianbing Huang Qinhai Lin Yong Jin Dengpan Dong Xuegan Hu Lixi Zhan Hongda Huang Miaomiao e Zhu Leilei.