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Cronaca
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Bambina di 30 mesi dimenticata al supermercato. La madre: “Credevo fosse con mia sorella”

2 giugno 2021 | 15:49
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Bambina di 30 mesi dimenticata al supermercato. La madre: “Credevo fosse con mia sorella”

La piccola, portata al Meyer, sta bene, ed è stata riaffidata alla mamma che però rischia una denuncia per abbandono di minore

La bimba, di 30 mesi, è stata dimenticata dalla madre al supermercato: la donna rischia una denuncia per abbandono di minore.

E’accaduto a Firenze, ieri sera (1 giugno) poco dopo le 20,30, alla Lidl di via D’Annunziome Firenze, dove poco prima un cliente del supermercato ha notato una bambina nel passeggino lasciata a dormire da sola tra le corsie e ha segnalato la circostanza al personale dell’esercizio commerciale che ha cercato inviano di trovare i genitori ma di loro nessuna traccia. ​

Immediatamente i carabinieri della stazione di Campo di Marte, inviati sul posto, hanno trovaot la piccola, in dormiveglia, ehanno richiesto l’intervento di personale sanitario per accertarne le condizioni di salute.

Durante l’attesa, la bimba si è svegliata e si è messa a piangere, sicuramente spevantata.

Solo dopo un pò di tempo è arrivato un cittadino egiziano residente a Firenze, che ha spiegato di essere il nonno materno della bambina, tanto che la piccola, appena lo ha visto, si è calmata.

Un’ambulanza della Misericordia a di Varlungo hanno portato la bambina al Meyer, per valutarne la salute.

I genitori, arrivati sul posto, entrambi egiziani, hanno cercato di spiegare la vicenda. La donna ha riferito di essersi recata al supermercato per fare la spesa unitamente alla sorella ed alla propria figlia maggiore e che una volta all’interno del negozio, le due donne si erano separate ciascuna convinta di aver affidato la sorveglianza della bambina all’altra.  La madre, infatti, completati gli acquisti, si è avviata tranquillamente verso casa dove, dopo svariato tempo, era sopraggiunta, senza la figlia, anche la sorella la quale, alla richiesta di dove fosse la bambina, ha capito di non aver inteso che la piccola le era stata affidata.

Le condizioni psicofisiche generali della bambina erano buone, era curata nell’aspetto e nell’igiene personale, non vi era presenza di alcun segno traumatico e il rapporto madre figlia è apparso solido.

Pertanto d’intesa con l’autorità giudiziaria, non ravvisando pericolo per l’integrità psicofisica della minore, quest’ultima è stata riaffidata alla madre, in qualità di esercente la responsabilità genitoriale, la cui posizione tuttavia è al vaglio in ordine ad eventuali responsabilità penali.

Si è trattato quindi di un ennesimo episodio di bambini dimenticati che, fortunatamente, ha avuto un lieto fine.