Task force e controlli a tappeto nelle aziende di Prato: in manette un imprenditore

Su 9 dipendenti impiegati ben 8 sono risultati clandestini in Italia
Task force tra carabinieri, ispettorato dle lavoro, Inps, Inail e direzione provinciale del lavoro a Prato e controlli a tappeto alle attività produttive
Preoccupante il quadro di illegalità che seguita ad emergere dalle attività ispettive.
Ieri (25 maggio) l’ennesimo arresto: il quinto del mese, il settimo del bimestre, che si aggiunge alle decine di controlli e di denunce per irregolarità evidenziatesi nell’ultimo periodo.
Stavolta le manette sono scattate ai polsi di un 48enne cinese, residente a Prato. conduttore di un’azienda di confezioni tessili ubicata in via Palasciano.
Su 9 dipendenti impiegati – tutti connazionali- ben 8 sono risultati essere irregolari sul territorio nazionale, configurandosi così il grave reato di impiego di manodopera clandestina. Anche per costoro, ovviamente, è scattata una denuncia per ingresso e soggiorno illegale sul territorio nazionale. Per alcuni il quadro giuridico si è oltremodo aggravato perché durante le fasi degli accertamenti hanno fornito ai militari false generalità. L’azienda è stata ovviamente sottoposta a sospensione dell’attività impenditoriale ed il titolare è stato multato con una sanzione amministrativa ammontante a quasi 37mila euro.
Come oramai consuetudinariamente accertato, anche in questo caso erano totalmente disattese tutte le normative e protocolli aziendali vigenti finalizzate al contenimento ed alla diffusione del contagio da coronavirus.
L’uomo, dopo l’arresto, è stato tradotto agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima.