
All’interno sono state identificate 50 persone. Trovata una soluzione per i soggetti fragili, braccio di ferro con gli altri
Sgomberato un edificio occupato in via Baracca a Firenze. Al momento dello sgombero nell’immobile c’erano circa 50 persone riconosciute e censite.
Il Comune ha accolto persone fragili (coppie, donne sole) e uomini, questi ultimi in albergo popolare (per un totale di circa 15 persone), mentre alle restanti 35 ha offerto un’accoglienza temporanea sempre all’albergo popolare, ma hanno rifiutato. È stato anche proposto, per ogni persona accolta, un contributo per le prime necessità alimentari di 15 buoni spesa da 10 euro ciascuno.
La trattativa per il momento si è conclusa perché gli occupanti pretendevano che venissero accolte 70 persone (numero in continuo aumento, stante l’arrivo sul posto di persone non presenti al momento dello sgombero), ovvero che venisse data accoglienza anche a coloro che non erano all’interno dell’immobile al momento del riconoscimento da parte delle forze dell’ordine, ma che sono arrivati in un secondo momento in via Baracca.
Coloro che hanno rifiutato l’accoglienza sono rimasti per strada (presenti le forze dell’ordine). L’amministrazione comunale si è confermata a disposizione per offrire soluzioni di accoglienza temporanea nei numeri presenti al momento del riconoscimento.
“I servizi sociali del Comune sono intervenuti in via Baracca trattando le varie situazioni personali per garantire l’accoglienza ai soggetti più fragili – ha detto l’assessore al welfare Sara Funaro – Anche oggi, come sempre, abbiamo assolto al nostro compito di offrire accoglienza temporanea a chi ha bisogno, ma non accettiamo richieste che vanno oltre ogni logica. Non è pensabile che il Comune dia accoglienza temporanea a chi non era in via Baracca al momento dello sgombero. Noi ci siamo, siamo al fianco dei più fragili, ma diciamo no alle strumentalizzazioni“.