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Alex Zanardi, il gip si riserva sulla richiesta di archiviazione fatta dalla procura per il camionista

26 maggio 2021 | 13:01
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Alex Zanardi, il gip si riserva sulla richiesta di archiviazione fatta dalla procura per il camionista

La famiglia dell’atleta ha chiesto l’imputazione coatta

Si è riservato, questa mattina (26 maggio) il gip di Siena sulla decisione in merito alla richiesta di archiviazione per l’incidente del 19 giugno 2020 in cui è rimasto seriamente ferito l’ex campione di Formula 1 e atleta paralimpico Alex Zanardi.

La procura. come noto, aveva chiesto l’archiviazione per Marco Ciacci, unico indagato per l’incidente, per lesioni colpose. L’uomo, di  Castelnuovo Berardenga, si trovava alla guida dell’autocarro contro il quale Zanardi andò a sbattere con la sua handbike lungo la strada provinciale 146 nel comune di Pienza.

L’avvocato Carlo Covi legale della famiglia di Zanardi si è opposto alla richiesta di archiviazione chiedendo una integrazione istruttoria e l’imputazione coatta per il camionista.

All’udienza era presente anche la moglie di Zanardi Daniela Manni parte offesa nel procedimento.

L’avvocato Massimiliano Arcioni legale di Ciacci ha chiesto al giudice di accogliere la richiesta di archiviazione così come formulata dalla procura.

“C’è stata un’invasione della corsia da parte dell’autocarro che è stata determinante per la reazione di Alex Zanardi, provocando la manovra di sterzo a destra, da cui è conseguita la perdita di controllo del mezzo. Se il camion fosse stato regolarmente all’interno della sua corsia di marcia l’incidente non sarebbe successo – ha spiegato  l’avvocato Covi del Foro di Padova -.Non condividiamo assolutamente la richiesta di archiviazione nè le conclusioni a cui è giunta la perizia del consulente tecnico della procura, ingegnere Dario Vangi, che sostiene che l’aver sorpassato di poco la mezzeria non ha provocato l’incidente. La domanda è: si può passare di poco’con un semaforo rosso? La procura che ha fatto proprie le conclusioni del consulente circa il fatto che lo scavalco della mezzeria da parte del tir non è stata la causa della reazione di Zanardi. Non è possibile che non ci
sia una responsabilità del conducente del camion nell’incidente: Zanardi lo vide sopraggiungere e sterzò di colpo perchè invase la corsia”.

Il procuratore capo di Siena Salvatore Vitello a fine dello scorso aprile ha inoltrato al gip la richiesta di archiviazione del procedimento “non ravvisando alcun nesso causale tra la condotta tenuta da Ciacci alla guida dell’autoarticolato e la determinazione del sinistro stradale in seguito al quale Zanardi riportava gravi lesioni”.  “L’autista  – spiega Vitello –  viaggiava ad una velocità moderata e comunque ampiamente al di sotto del limite di velocità previsto su quel tratto di strada. Ciacci reagiva prontamente alla vista del ciclista mettendo in atto una manovra di emergenza (sterzando verso il margine destro della carreggiata) per allontanarsi dalla linea di mezzeria e cercare di evitare l’impatto con l’handbike condotta da Zanardi impatto che sfortunatamente si verificava interamente all’interno della corsia di pertinenza dell’autoarticolato”.