Covid, il Consiglio regionale chiede una accelerata nella terapia monoclonale

Approvata anche una risoluzione sulla campagna vaccinale
Il Consiglio regionale della Toscana torna ad occuparsi della campagna vaccinale e lo fa approvando all’unanimità una risoluzione proposta dalla commissione Sanità.
Il documento contiene diversi impegni per la giunta regionale, spronando l’esecutivo a concludere rapidamente le vaccinazioni per le categorie più esposte, dalle persone estremamente vulnerabili ai loro familiari e cargiver, dai volontari dell’associazionismo in prima linea nella gestione dell’emergenza alle fasce d’età per le quali è già stato attivata la programmazione. La risoluzione pone l’accento anche su altre importanti questioni: l’avvio quanto prima delle somministrazioni alla categoria delle persone fragili alla necessità di un utilizzo maggiormente esteso della terapia con anticorpi monoclonali per gli ammalati di Covid.
“La risoluzione – ha detto in aula il presidente Enrico Sostegni (Pd) – è frutto di un lavoro della commissione. Ci siamo posti il problema della gestione della terapia con anticorpi monoclonali, perché vi sono ambulatori diffusi in Toscana, ma è emersa una criticità, cioè il numero di dosi del medicinale a disposizione è maggiore rispetto alle persone alle quali si possono somministrare. Questo perché ad oggi i criteri di Aifa sono molto stringenti. Noi riteniamo che, soprattutto nella fase post vaccinale, sia importante allargare le terapie con monoclonali per permetterci di evitare ospedalizzazioni, cioè noi pensiamo che in prospettiva sia opportuno allargare le maglie per salvare più vite. Un altro punto – ha proseguito Sostegni – riguarda il tema della terapia domiciliare: sono arrivate evidenze scientifiche dall’Istituto Mario Negri, che spingono per l’utilizzo di antiinfiammatori nella prima fase. Crediamo quindi che ci sia bisogno di accelerare per aggiornare i protocolli di cura. Sulle vaccinazioni, il testo della risoluzione è di qualche settimana fa e prendiamo atto che la giunta è andata avanti, siamo a un buon punto. Abbiamo richiamato alcuni impegni per alcune categorie, come gli estremamente vulnerabili e i caregiver, dove sono stati fatti passi avanti. Ora – ha concluso Sostegni – c’è bisogno di avviare quanto prima le vaccinazioni per la categoria fragili”.