Il saluto del sindaco di Firenze alla decima edizione di The State of the Union: “La pandemia svolta cruciale, non sprechiamo l’occasione”

Dario Nardella: “Il futuro dell’Europa è nelle mani dei sindaci e le città dovrebbero essere più coinvolte nelle decisioni europee”
“La pandemia ha posto l’Europa di fronte a un cambiamento epocale e a una sfida da non sprecare. Quest’anno The State of the Union celebra i suoi 10 anni in un momento cruciale per l’Europa a causa della pandemia, il cui impatto sociale è maggiormente evidente nelle città”.
Sono le parole del sindaco di Firenze Dario Nardela, aprendo con un messaggio registrato la seconda giornata di The State of the Union
“I sindaci – prosegue Nardella – hanno preso subito misure per salvare posti di lavoro e welfare, sono sempre stati in prima linea e per questo, secondo me, devono giocare un ruolo maggiore. Le città sono anche laboratori di cambiamento sui temi dell’ambiente, della cultura, dello sviluppo economico. Il futuro dell’Europa è nelle mani dei sindaci e le città dovrebbero essere più coinvolte nelle decisioni europee”.
“Come sindaco di Firenze e presidente di Eurocities, il più grande network delle città europee di medie e grandi dimensioni – ha sottolineato Nardella – farò di tutto per veicolare questo messaggio ai vertici europei: i prossimi mesi saranno cruciali per apportare cambiamenti nella vita dei cittadini europei grazie piani di ricovero ma senza l’apporto delle città rischiamo di sprecare un’opportunità“.
“Ci aspettano sfide epocali – ha concluso -: raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, la transizione digitale, la lotta alle disuguaglianze sociali. Dobbiamo unire le forze per arrivare a un’Europa più coesa, più equa, sostenibile, che non lasci nessuno indietro”.