Primo Maggio a Prato, il sindaco Biffoni: “Festeggiare il lavoro è guardare con speranza al futuro”

Il primo cittadino: “E’ l’unico vero antidoto contro le tensioni”
Festa dei lavoratori oggi in Italia e questa mattina (1 maggio) il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, insieme al Gonfalone comunale, partendo da piazza del Comune si è recato in piazza Cardinale Niccolò, per la deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato ai caduti e agli invalidi del lavoro.
Una cerimonia, breve ed essenziale, nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria a cui hanno simbolicamente partecipato rappresentanti delle principali sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil
“Festeggiare il lavoro e i lavoratori significa guardare con speranza al futuro, sopratutto a Prato dove il lavoro è un valore fondante – le parole del sindaco Biffoni -. La pandemia ha avuto e ha tuttora ripercussioni fortissime a livello economico e sociale, il Covid lascerà tensioni che dovremo affrontare con l’unico vero antidoto insieme ai vaccini: il lavoro”.
E in occasione del 1 Maggio il sindaco ha sottolineato il valore di questa festa: “Per noi lavoro significa dignità e rispetto, retribuzioni adeguate, sicurezza, osservanza delle norme e delle leggi. A Prato non ci può essere spazio per qualcosa di diverso”.
Alle 17, 30 nella Cattedrale di Santo Stefano si svolge la tradizionale Ostensione del Cingolo mariano, con il coinvolgimento dei rappresentanti della federazione pratese dei Maestri del Lavoro.