Positivo al Covid va al bar e dai clienti: idraulico della montagna pistoiese denunciato dai carabinieri

L’uomo era ancora in attesa del tampone dell’Asl e in isolamento
Positivo al Covid ma a spasso per il paese: denunciato un idraulico che, sottoposto a isolamento domiciliare fiduciario da parte della Asl Toscana Centro, aveva comunque deciso arbitrariamente di uscire da casa per recarsi al bar e al lavoro. Sulla montagna pistoiese continuano i controlli da parte dei carabinieri per garantire il rispetto della normativa emanata per arginare il virus Covid 19.
Nel tardo pomeriggio di ieri (19 aprile), i militari di San Marcellko Piteglio, al termine di una veloce attività di indagine, hanno denunciatoun idraulico del posto, per mancato rispetto delle misure emanate per arginare il virus Covid 19.
L’artigiano era risultato positivo al virus Covid 19 alla fine del mese marzo, a seguito di un evento conviviale organizzato con più persone nella la propria abitazione e conseguentemente era stato subito posto in isolamento fiduciario domiciliare con provvedimento scritto della Asl Toscana Centro.
Trascorsi 10 giorni l’uomo, anzichè attendere che gli fosse comunicato dalla Asl il giorno in cui effettuare il tampone molecolare di controllo, aveva deciso arbitrariamente di recarsi in una clinica privata di Pistoia per effettuare un test rapido il quale aveva dato esito negativo. Da quel momento, senza aspettare alcun provvedimento da parte della Asl, egli aveva ricominciato a uscire liberamente, recandosi più volte a fare colazione presso i vari bar del paese e riprendendo addirittura a lavorare, con varie visite a domicilio effettuate ai propri clienti.
Tale comportamento però non era passato inosservato, tant’è che, fin da subito, presso la centrale operativa della compagnia carabinieri, erano iniziate ad arrivare segnalazioni di cittadini preoccupati che lo vedevano in giro per il paese, in un momento, come quello di inizio aprile, in cui la Regione Toscana e la Provincia di Pistoia erano addirittura classificate in zona rossa. A quel punto, i carabinieri hanno deciso di chiarire immediatamente la situazione, recandosi nell’abitazione dell’idraulico e riscontrando che effettivamente lo stesso non era presente al suo interno. Contattato telefonicamente e intimatogli di fare rientro presso il proprio domicilio, l’idraulico ha tentato di giustificarsi affermando di essere negativo al virus Covid 19 e di poterlo dimostrare producendo il certificato rilasciatogli dalla clinica privata. In realtà, dopo aver esaminato tale certificato, grazie anche alla collaborazione del Comune di San Marcello Piteglio e dei medici della Asl Toscana Centro, i carabinieri hanno accertato come questo non fosse sufficiente a far venire meno il provvedimento di isolamento fiduciario a cui l’idraulico era stato sottoposto il quale pertanto era assolutamente ancora in vigore. Il motivo era dovuto al fatto che il test rapido effettuato arbitrariamente dall’artigiano per tornare in libertà aveva una attendibilità minore rispetto al test molecolare solitamente prescritto dalla Asl ed infatti, ad un successivo esame molecolare effettuato nei giorni seguenti, l’idraulico è risultato ancora positivo al virus Covid 19.
Non è andata meglio ad un ragazzo di Firenze di circa trent’anni che, nella giornata del 6 marzo scorso e quindi in piena zona rossa, era stato fermato, sempre dai carabinieri di San Marcello Piteglio, a Mammiano, a bordo della propria utilitaria. Il ragazzo, per evitare verosimilmente di essere sanzionato e pensando che poi nessuno avrebbe controllato la veridicità delle proprie affermazioni, aveva dichiarato ai militari, compilando specifica auto certificazione, di essere una guida alpina autorizzata ad organizzare delle escursioni per conto del Club Alpino Italiano. In realtà, a seguito di un controllo effettuato presso tale associazione, è stato riscontrato come tale affermazioni fossero del tutto false. Per il ragazzo pertanto scattava immediatamente la denuncia penale.