Il numero unico di emergenza 112 esteso anche alle province di Siena e Grosseto

Più vicina la copertura totale dell’intera regione: a regime offrirà un servizio a 4 milioni e mezzo di utenti al giorno
Continua il piano di adozione del Numero unico di emergenza (Nue) 112 nei territori della Toscana. Questa mattina (20 aprile) durante una video conferenza stampa è stato illustrato il servizio nei suoi dettagli, da oggi attivo anche per le province di Siena e di Grosseto, compresi di Comuni di Chianciano Terme e di Follonica (distretti telefonici 0577, 0578, 0564, 0566).
È stato pertanto completato lo switch telefonico su tutte le centrali di secondo livello (carabinieri, polizia di stato, vigili del fuoco ed emergenza sanitaria) per tutte le chiamate di soccorso.
Al momento l’1-1-2 è già attivo in sei province: Firenze (distretto telefonico 055), compreso i comuni della zona empolese valdelsa (distretto telefonico 0571), Prato (distretto telefonico 0574), Arezzo (distretto telefonico 0575), Pistoia e Valdinievole (distretti telefonici 0573- e0572), Lucca (0583 e 0584) e Massa Carrara (0585).
Terminata l’estensione del Nue 1-1-2 in tutte le province toscane, prevista per la fine del mese di aprile, la Centrale unica di risposta (Cur 112) Regione Toscana, situata al presidio Palagi di Firenze, offrirà un servizio a 4 milioni e mezzo di utenti al giorno, compresi i cittadini residenti, i turisti e coloro che transitano in Toscana per lavoro.
La centrale toscana è la più grande d’Italia, gestisce 80 centrali operative diffuse su tutto il territorio ed è in grado di governare le richieste di soccorso provenienti anche dalla regione Marche-Umbria (centrale gemella) per un totale di 7 milioni di utenti serviti. Con
il Nue 112 è possibile orientare correttamente il cittadino verso il suo reale bisogno, velocizzando di fatto l’intervento di soccorso.
”L’attivazione del numero unico di emergenza anche alla provincia senese – ha detto il prefetto Maria Forte – consentirà attraverso l’integrazione tra le forze di polizia e il sistema di emergenza di potenziare ed efficientare la gestione delle emergenze-urgenze. Si tratta di un’opportunità importante offerta al cittadino, che potrà contare quindi su una maggiore sicurezza”.
Il prefetto di Grosseto, Fabio Marsilio, ha dichiarato: ”Da oggi, grazie all’utilizzo di tecnologie sempre più avanzate, anche a Grosseto è attivo il numero unico europeo di emergenza 112. L’impegno di tutti, ancor di più in questa fase di emergenza sanitaria, è rendere più efficace la gestione delle chiamate in situazioni di difficoltà e di pericolo, così da aumentare la capacità di intervento dei diversi operatori in relazione alla specifica necessità”.
“Con la partenza del Nue 112 anche nelle province di Grosseto e Siena si completa la diffusione del nuovo sistema per l’emergenza nel
territorio della Sud Est – dichiara Antonio D’Urso, direttore generale Asl Toscana Sud Est – È un passo importante che aggiunge valore al servizio di soccorso ai cittadini per una risposta ancora più tempestiva e coordinata alle loro richieste. Questo significa maggiore capacità della macchina operativa e maggiore tutela per i pazienti. È un progetto che assume un grande valore simbolico, in quanto sancisce la collaborazione stretta e fattiva tra tutti gli enti fondamentali per la sicurezza e la salute della comunità. Abbiamo aderito con convinzione al nuovo percorso che siamo certi renderà più efficiente l’intero sistema”.
“Con oggi ci avviciniamo verso la copertura del servizio nell’interno territorio regionale facilitando accessibilità e maggiore sicurezza. Prossimo step il 27 aprile, giorno in cui sarà lanciata anche la campagna di comunicazione regionale per informare i cittadini toscani del nuovo servizio – afferma Alessio Lubrani, direttore del Nue 112 Regione Toscana – Vorrei infine sottolineare che i dati degli ultimi mesi di attività mostrano ancora una notevole capacità di filtro del numero unico 112 anche in questa fase di emergenza sanitaria in cui gli utenti necessitano di informazioni legate al Covid. Questo permette di ottimizzare tempi e risorse da impegnare nelle reali richieste di soccorso”.