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Cronaca
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Automobilista presa a cazzotti, ciclista condannato

15 aprile 2021 | 15:45
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Automobilista presa a cazzotti, ciclista condannato

Il legale della vittima, Antonio Olmi, ricostruisce una vicenda che risale al giugno 2017: “Risarcimento equo”

Ciclista condannato a un anno e due mesi di reclusione, con la sospensione condizionale subordinata al pagamento del danno. La provvisionale, immediatamente esecutiva, nei confronti della vittima, tutelata dall’avvocato Antonio Olmi, è stata fissata dai giudici del tribunale di Firenze in 5mila euro.

“L’imputato – spiega il legale – non si è mai presentato in udienza, probabilmente per paura di essere riconosciuto in aula. La mia assistita ha subito un trauma che l’ha portata, a lungo, a non uscire di casa e a temere per la sua incolumità”

La vicenda risale al giugno del 2017. La donna era in auto sulla via Faentina e si era fermata per far passare una bici. Vista la lentezza del ciclista, cosi ha riferito nella denuncia presentata a suo tempo in caserma dai carabinieri di Borgo San Lorenzo, aveva esclamato Bona, qui ci facciamo notte. Che cazzo vuoi, troia, vaffanculo le aveva risposto il ciclista avvicinandosi al finestrino. La donna, impaurita, lo aveva spinto al braccio e l’uomo le aveva dato tre cazzotti sullo zigomo sinistro, per poi dileguarsi.

Processato per lesioni gravi aggravate dai futili motivi, correlati a questioni di circolazione e viabilità, è stato condannato. “Il tribunale di Firenze ha riconosciuto la completa responsabilità dell’imputato – precisa l’avvocato Antonio Olmi –  e lo ha condannato ad un pena congrua e ad un risarcimento provvisorio assolutamente equo”.