I dati |
Cronaca
/

Polizia, il bilancio di un anno a Firenze: giù furti e rapine, allarme per le frodi informatiche

10 aprile 2021 | 10:45
Share0
Polizia, il bilancio di un anno a Firenze: giù furti e rapine, allarme per le frodi informatiche

Tante le attività per il contrasto alla pedopornografia portate a termine. Tutti i dati di un anno

Si è festeggiato oggi (10 aprile) il 169esimo anniversario della fondazione della polizia di Stato. Ed è stata come di consueto l’occasione per fare un bilancio sull’attività del corpo.

Il bilancio della criminalità a Firenze parla per il 2020 di un dimezzamento dei furti. Diminuite le rapine rispetto all’anno precedente.

La cerimonia, all’insegna della sobrietà del momento per le restrizioni imposte dalle norme anti Covid, in questura, dove alle 9,30 il prefetto Alessandra Guidi e il questore di Firenze Filippo Santarelli hanno deposto una corona in memoria dei caduti della polizia di Stato, con la benedizione del cappellano provinciale della polizia monsignor Luigi Innocenti e con la partecipazione del presidente della sezione Anps Sergio Tinti.

Anche quest’anno non sono mancati i riconoscimenti, che a causa dell’emergenza epidemiologica verranno consegnati in un momento successivo, al personale della polizia fiorentina che si è particolarmente distinto nelle proprie attività di polizia giudiziaria o di pubblico soccorso. Si tratta di 37 attestati.  Saranno anche consegnate 15 medaglie di commiato al personale che è entrato in quiescenza nel 2020 e fino al primo aprile 2021.

Analisi della criminalità in tempi di Covid

Sono numeri che parlano da soli quelli della polizia di Firenze che nel 2020 è stata sì chiamata alla costante attuazione della normativa nazionale di contrasto al Covid-19 ma anche, sempre e comunque, a garantire la sicurezza dei cittadini.

155852 le chiamate di emergenza ricevute sulla linea 113  della questura di Firenze dal primo gennaio 2020 fino al 9 dicembre scorso, quando è entrato a regime il 112, numero unico di emergenza. Sono 423947 identificazioni e 64064 i controlli a veicoli dell’anno 2020. Nell’anno appena trascorso, più di 67300 le persone identificate e più di 38600 i veicoli controllati dalla questura fiorentina: rispetto al 2019 sono aumentati i controlli in strada (+56,29%), sia delle persone (+33,85) che dei veicoli (+89,92%). Oltre 4600 le persone che sono state arrestate o denunciate nel 2020 tra Firenze, Empoli e Sesto Fiorentino con una media di quasi 13 persone al giorno, più di 390 al mese.

Per quanto riguarda i reati sono diminuite le rapine (-14,86% in provincia e -15,85% in città) e si sono dimezzati i furti (-48,57% in provincia e -51,88% nella città di Firenze).

Nello specifico si sono rivelati in calo i furti con strappo (-20,7% in provincia e -17,97% in città), i furti in abitazione (-50,12% in provincia e -52,55 in città), i borseggi (-59,34% in provincia e -60,47 in città), i taccheggi negli esercizi commerciali (-40,75 in provincia e -39,27 in città dove sono tuttavia aumentati gli arresti +85,71 eseguiti nell’ambito del fenomeno), i furti di ciclomotori (-51,88 in provincia e -54,12 in città) e i furti di autovetture (-40,77 in provincia e -44,9 in città). Si attestano in 631 le persone denunciate e in 223 quelle arrestate per i reati di furto, delle quali 363 ritenute responsabili di furti presso esercizi commerciali, mentre sono 120 i rapinatori arrestati o denunciati.

Per quanto riguarda invece l’attività di contrasto agli stupefacenti dell’anno scorso sono 169 le persone arrestate per illecita detenzione di droga e 329 quelle denunciate per il medesimo reato che integra anche lo spaccio su piazza.

Lo scorso anno la Polizia di Stato ha assestato anche duri colpi alla pedopornografia. Con l’operazione Dark Ladies, nel febbraio 2020, la polizia postale e delle comunicazioni chiude il suo cerchio intorno a due mamme ed a un uomo finiti in custodia cautelare in carcere in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di aver abusato delle proprie figlie minori, diffondendo anche online le immagini delle violenze. Agli indagati sono stati contestati, sempre a vario titolo, i reati di produzione e diffusione di materiale di pornografia minorile online, nonché di violenza sessuale. Le due bambine, vittime degli orrori, sono state affidate ai servizi sociali e condotte in luoghi sicuri. Nel luglio 2020 è la volta dell’operazione Dangerous Images, al termine della quale la Postale denuncia 20 minorenni per i reati in concorso di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico e istigazione a delinquere. Gli investigatori hanno in particolare indentificato un minore, ritenuto organizzatore e promotore, insieme ad altri coetanei, dello scambio di innumerevoli filmati e immagini pedopornografiche, anche in forma di stickers, attraverso diversi social network. Sempre la Postale ha concluso nell’agosto 2020 l’operazione Summer no like con la denuncia di 9 persone indagate per i reati di divulgazione, cessione, detenzione di materiale pedopornografico e per istigazione a delinquere aggravata. L’attività investigativa ha avuto origine dall’analisi di un telefono cellulare sequestrato nell’ambito di una perquisizione eseguita per fatti analoghi. Sull’apparecchio erano state rinvenute chat, immagini e video a carattere pedopornografico, con il coinvolgimento anche di bambini in tenerissima età.

Un andamento a sé è invece emerso dall’analisi dei dati relativi alle truffe e alle frodi informatiche che nel 2020 ha evidenziato un aumento del fenomeno rispetto all’anno precedente (+16,5 in provincia e +7,88 in città) e si attestano in 326 le persone denunciate o arrestate per questi reati.

Nell’ambito della prevenzione delle turbative sociali tese a incidere sulla libertà dei cittadini, la Digos di Firenze ha confermato anche nel 2020 la sua costante presenza nel contesto fiorentino, dal dialogo di piazza nelle manifestazioni pubbliche indette da cittadini, categorie o sigle politiche, ai rave party dell’estate, come quello a Brozzi e alla Pescaia, senza dimenticare la sua capacità di scongiurare gravi conseguenze nei luoghi pubblici, teatro di estemporanei ritrovi non autorizzati, o di occupazioni abusive di strutture e che hanno portato alla denuncia di oltre 200 persone.