Il sindaco di Poggio a Caiano scrive ai suoi cittadini raccontando la malattia della sua bimba

Da medico e soprattutto da padre Puggelli ha reso noto il dramma: “Combatto la battaglia più dura, ma tutti insieme possiamo farcela”
Un lungo post, sui social, quello del sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli, presidente della Provincia di Prato e medico, con il quale rende nota ai suoi concittadini la grave malattia della figlia di appena un anno, e il dramma che la sua famiglia sta vivendo.
“Da quando faccio il sindaco ho sempre cercato di tenere la vita privata separata da quella pubblica, allo stesso tempo però ho sempre cercato anche di fare il sindaco nel modo più trasparente possibile. Per questo insieme a Francesca abbiamo deciso di mettervi al corrente del momento che stiamo vivendo e della battaglia che stiamo cercando di vincere – spiega il primo cittadino – Esco adesso dall’ospedale pediatrico Meyer. Non vengo via dopo un turno di lavoro come ogni giorno. Questa volta esco da padre”.
“Lo scorso 10 marzo alla nostra piccola Sara è stata diagnosticata una brutta malattia. Da allora è iniziato il percorso più difficile che la nostra famiglia abbia mai dovuto affrontare – prosegue -. Devo ringraziare tutti i colleghi dell’ospedale che fin da subito si sono fatti in quattro per noi. Sapevo di lavorare in un ospedale di eccellenza e di grande cuore ma ora sto sperimentando anche da babbo la straordinaria competenza, professionalità e umanità di questo luogo”.
“Siamo tornati a casa ma ci aspettano lunghi mesi di lotta tra casa e ospedale per sconfiggere questo brutto male. Noi però ce la metteremo tutta per essere più forti e tenaci di lui – aggiunge –. La vita può cambiare da un momento all’altro, lo sappiamo bene, e con essa anche le priorità. Finché la nostra Sara non sarà guarita io e Francesca vogliamo dedicarci con tutta la nostra energia, amore e dedizione a lei e alla sua guarigione. Per questo vi chiedo scusa fin da subito se potrà capitare che non mi troverete sul pezzo come sono sempre stato fino ad oggi. Farò di tutto per continuare a portare avanti con impegno anche il mio compito di sindaco e di presidente della Provincia. E dove non arriverò io, ci sarà una grande squadra composta dai miei fidati e capaci assessori e funzionari che ringrazio fin da adesso dell’aiuto che già in questi giorni mi hanno dato e che continueranno a darmi”.
La piccola, dopo un mese di ricovero al Meyer, è tornata a casa per Pasqua, ricevendo il battesimo in una celebrazione, presenziata dal don Cristiano, a Bonistallo, ristretta a pochi per il Covid e per garantire alla bimba la sicurezza per il suo stato di salute
“Continuate a volere bene a me, alla mia famiglia ma sopratutto alla piccola Sara che in così pochi mesi è riuscita ad entrare nel cuore di tanti di voi – chiede il sindaco – Stringiamoci insieme anche in questa battaglia, che non intendiamo perdere. In questi anni da medico mi sono sempre più convinto che nulla è impossibile all’amore, anche guarire i mali peggiori“.