Riciclaggio internazionale, denaro sequestrato in Liechtenstein e in Toscana

L’indagine è stata coordinata dalla procura di Livorno e condotta dalle fiamme gialle di Firenze
Sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per 5 milioni e mezzo di euro in Liechtenstein e in Italia. L’indagine, partita da Livorno, per riciclaggio internazionale, è stata condotta dalla guardia di finanza di Firenze e coordinata dalla procura labronica.
I finanzieri, questa mattina (18 marzo) hanno dato esecuzione a un provvedimento del gip del tribunale di Livorno che ha disposto il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie, anche per equivalente, fino alla concorrenza di circa 5 milioni e mezzo di euro, in gran parte detenuti all’estero. I reati contestati sono il riciclaggio transnazionale di proventi illeciti nonché il ricorso fraudolento alla procedura dello scudo fiscale dell’ultima voluntary disclosure.
L’attività di indagine, diretta dal procuratore della Repubblica di Livorno in collaborazione con il membro nazionale italiano di Eurojust ed il relativo Desk in sinergia con l’autorità giudiziaria del Liechtenstein, e sviluppata dal nucleo di polizia economico finanziaria delle fiamme gialle di Firenze, ha messo in luce un risalente percorso ritenuto dagli inquirenti come teso a ostacolare l’identificazione della provenienza delle ingenti disponibilità finanziarie, da ultimo detenute da una donna in un portafoglio titoli in Liechtenstein e ricondotte al coniuge, condannato in un recente passato per fatti di usura.
Il denaro, portato in Svizzera a partire dagli anni Novanta e poi trasferito nel Liechtenstein da circa quindici anni, è ritenuto dagli inquirenti proveniente da delitti compiuti dall’uomo da un trasferimento fraudolento di valori.
In più occasioni era stato tentato il rientro del patrimonio finanziario in Italia, senza successo e gli approfondimenti condotti dai militari della guardia di finanza di Firenze, arricchiti con significativi elementi di analisi sviluppati dai colleghi di Roma, hanno consentito al gip di Livorno di adottare il decreto di sequestro finalizzato alla confisca, anche per equivalente, delle disponibilità finanziarie detenute sul territorio estero del Liechtenstein, nonché di ulteriori beni in Toscana.