Atti persecutori e diffamazione aggravata: rinviato a giudizio commercialista di 50 anni

Secondo l’accusa avrebbe preso di mira un collega inviando email anonime e una lettera alla moglie accusandolo di infedeltà coniugale
Atti persecutori e diffamazione aggravata e continuata nei confronti di un collega. Sono questi i reati per i quali la pm Benedetta Foti della procura di Firenze, hanno chiesto il rinvio a giudizio di un commercialista 50enne che teneva la contabilità di due società fallite.
Il giudice del tribunale di Firenze Fabio Frangini, ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 14 settembre. Il commercialista, secondo l’accusa, avrebbe preso di mira il collega inviando email anonime ad altri commercialisti, all’Istituto nazionale tributaristi e a una alla Camera di commercio. Il tutto con il solo scopo di screditarlo, sostenendo che aveva subito condanne per bancarotta e che non possedeva regolari titoli di studio.
Sempre secondo la ricostruzione dell’accusa avrebbe anche avvicinato dei giornalisti per chiedere loro di scrivere articoli con lo stesso scopo di screditare l’ex socio, senza riuscire nell’intento.
Avrebbe poi inviato una lettera anonima alla moglie del collega sostenendo che il marito avesse delle relazioni extraconiugali. Il commercialista ha poi presentato numerose querele nei confronti della presunta vittima della persecuzione, definite strumentali dagli inquirenti e concluse tutte con l’archiviazione.