Valdarno in zona rossa omogenea: vietati gli spostamenti, scuole e commercio sospesi

Ordinanza in vigore da lunedì. “La vaccinazione sarà il vero argine”
I comuni del Valdarno Inferiore sono in zona rossa omogenea. Lo ha confermato il presidente della Regione ToscanaEugenio Giani rimandando a domani mattina 13 marzo la firma delle ordinanze che dovrebbero restare in vigore per una settimana, a partire da lunedì 15 marzo. Con un crescente numero dei nuovi positivi, l’indice Rt è salito tanto da preoccupare. Già la scorsa settimana, dall’incontro con il presidente erano emersi dei numeri preoccupanti, “mitigati”, però, dalla media dei comuni dei territori omogenei della Società della Salute e il temuto rosso era rimasto arancione (qui).
Questa volta, invece, i destini di comprensorio del Cuoio ed Empolese Valdelsa saranno diversi, nonostante insistano nella stessa azienda sanitaria e Società della salute: l’empolese resta arancione. Con Fucecchio nel Cuoio. “Isolare le aree per limitare il contagio”, la mission spiegata dal governatore, che ha portato in rosso anche tre province toscane: Arezzo, Pistoia e Prato che superano la quota di 250 contagiati per 100mila abitanti.
Quota superata anche dai 5 comuni del comprensorio che vanno in zona rossa: Fucecchio, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, San Miniato e Montopoli Valdarno dove i 340 di Montopoli sono il dato più basso, i 395 di Fucecchio quello più alto.
I sindaci hanno già iniziato a emettere ordinanze per chiudere parchi ed evitare assembramenti. Provvedimenti i cui effetti, però, si potranno vedere solo tra qualche giorno. Intanto per Giani, “la vaccinazione sarà il vero argine”. “Nei prossimi mesi, lo abbiamo visto l’estate scorsa, i contagi sembreranno diminuire ma non possiamo far diminuire l’attenzione”.
Zona rossa per il Cuoio significa: divieto di spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa e all’interno dei territori salvo che per motivi di lavoro, necessità o salute. E’ sospesa l’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado ma resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità sia negli esercizi di vicinato sia nelle medie e grandi strutture di vendita, compresi i centri commerciali. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.
(Notizia in aggiornamento)