Aggressioni, botte e sputi alla compagna: 34enne finisce in carcere a Prato

I maltrattamenti sono avvenuti anche in presenza della figlia minorenne
Storie di donne, vicende brutte, da codice rossso, quelle scoperte dai carabinieri di Prato.
Si parla di penose condizioni di vita nei confronti della compagna, ma anche di aggressioni fisiche e verbali, percosse, sputi, controlli esasperati sul lavoro, minacce di morte e svariate gravi umiliazioni effettuate con ripetitività e vessazione sistematica.
Sono le motivazioni per le quali il tribunale di Prato ha emesso un’ordinanza di misura cautelare in carcere per un cittadino del Marocco di 34 anni residente a Prato, responsabile di maltrattamenti in famiglia nei confronti della donna 30enne, avvenuti anche alla presenza della figlia minorenne. I fatti sarebbero andati avanti fino a gennaio di quest’anno, cioè fino a quando non sono intervenuti i carabinieri di Prato che hanno effettuato una minuziosa ricostruzione dei fatti consegnandone le risultanze alla procura della Repubblica. L’uomo, definito privo di autocontrollo, si trova da ieri (26 dicembre) recluso nel carcere di Prato, arrestato dai carabinieri che hanno peraltro evidenziato quanto fosse stata probabile che avvenisse la reiterazione della sua condotta, visto peraltro il frequente stato di ubriachezza del responsabile.