
A darne notizia è stato il sindaco di Poppi Carlo Toni
Anche due frati fra le vittime del Covid.A dare la notiszia del decesso dei due sacerodoti del convento dei cappucini a Poppi è stato il sindaco Carlo Toni
” Ormai è un anno che siamo precipitati in questo disastro sanitario sociale ed economico e nonostante i sacrifici imposti non vedo nell’immediato la soluzione che spero non sia troppo lontana, ci siamo ancora purtroppo dentro. Mi ricordo la scorsa primavera a pandemia appena iniziata – aggiunge il primo cittadino – le mascherine che non si trovavano, la comunità scientifica disorientata di fronte ad un virus sconosciuto, un sistema in affanno incapace di reagire, il lookdown e tanta paura e incertezza nella popolazione, ma tutti animati da un forte spirito di coesione, uniti nell’inno nazionale e nella bandiera”.
“In quel periodo abbiamo vissuto con un certo distacco quello che succedeva in altre parti d’Italia, il primo caso di positività nel Casentino a Poppi, quasi stupiti di un qualcosa che accadeva lontano come se le nostre montagne fossero una barriera protettiva e impenetrabile – prosegue – Poi a giugno il primo tentativo di ripartire convinti che l’epidemia fosse alle nostre spalle fino a scoprire a novembre che invece era ancora presente più aggressiva e mortale. E’ ritornata la paura ma questa volta accompagnata da tanta ma tanta rabbia per le conseguenze sul tessuto economico e sociale insieme ai contagi in forte aumento accompagnati da un sempre maggior numero di vittime ( toccato con mano e direttamente i contagi, contato i morti, anche nell’ Rsa di Certomondo nel mese di dicembre 8 “nonni” non ce l’hanno fatta come 2 frati del convento dei Cappuccini di Ponte a Poppi in questi giorni scomparsi insieme a tanti altri amici che ci hanno lasciato, fatti tragici e drammatici non avvenuti nella passata primavera )”
“Abbiamo assistito al fallimento della politica che nel momento di maggiore difficoltà per il Paese non è stata capace di abbandonare i particolarismi in favore di un interesse generale collettivo e comune, grande la delusione dei Cittadini che ha alimentato quel senso di sfiducia verso le Istituzioni che sono i fondamenti e i principi di ogni democrazia per poi ripartire ancora una volta con una nuova esperienza di governo forse l’ultima spiaggia per salvare la nostra amata Italia – conclude -. Percorso non facile, pieno di insidie e contraddizioni e la prima che vedo quella che non si può essere al tempo stesso di “lotta e di governo ” pur accettando il fatto di avere valori, interessi e prospettive diverse. Pochi punti, salute, lavoro, solidarietà. Avanti velocissimi con i vaccini, immediati i ristori a chi è in difficoltà lavoratore o imprenditore che sia e che subiscono e sopportano i sacrifici, riamalgamare il tessuto sociale in un ottica di solidarietà e sussidiarietà, nessuno deve essere abbandonato o rimanere indietro e solo così possiamo coltivare e nutrire quella speranza di rinascita guardando tutti insieme al futuro”.