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Uil Toscana: “Sei morti sul lavoro in dieci giorni sono inaccettabili per un paese civile”

12 febbraio 2021 | 11:09
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Uil Toscana: “Sei morti sul lavoro in dieci giorni sono inaccettabili per un paese civile”

Il segretario generale Annalisa Nocentini: “Tutele indispensabili alla salvaguardia di salute e sicurezza”

Sei morti nel giro di appena dieci giorni sono inaccettabili per qualunque paese civile. Ancora di più se questi incidenti accadono in Toscana, una terra che si è sempre fatta vanto di farsi promotrice dei diritti. È una ferita intollerabile”. Il segretario generale della Uil Toscana, Annalisa Nocentini, interviene duramente sugli incidenti mortali che hanno toccato la nostra regione. Un bollettino di guerra agghiacciante che ha visto la media di un morto ogni due giorni.

Fra i deceduti di febbraio anche il titolare di una conceria di Castelfranco di 52 anni che stava effettuando una manutenzione in una cisterna e un artigiano di Empoli di 68 anni travolta da una esplosione.

“Spesso dietro questi incidenti – spiega Nocentini – ci sono storie di precarietà e di diritti messi tra parentesi in nome di un lavoro che si è parcellizzato senza la cornice dei contratti nazionali. È indispensabile applicare fino in fondo i contratti collettivi e, allo stesso tempo, eseguire un attento monitoraggio sul rispetto delle regole in ambito della sicurezza. Giustamente la nostra attenzione in questi mesi è stata polarizzata dalla pandemia, ma esiste, ormai da anni, un’emergenza a cui non si riesce a trovare risposte adeguate: i morti sul lavoro. Su questo tema dobbiamo concentrarci (tutti, istituzioni, politica e sindacati) per dare ai lavoratori quelle tutele indispensabili alla salvaguardia della propria salute e sicurezza”.