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Libertà di manifestazione, no alla violenza

29 ottobre 2020 | 19:39
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Libertà di manifestazione, no alla violenza

Posizione unitaria per garantire che le prossime iniziative all’interno della città di Firenze si svolgano pacificamente.

Libertà di manifestazione, no alla violenza

Posizione unitaria per garantire che le prossime iniziative all’interno della città di Firenze si svolgano pacificamente.

Si è riunito quest’oggi il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Laura Lega, con la partecipazione del sindaco di Firenze Dario Nardella e dell’assessore Federico Gianassi, del questore Filippo Santarelli, del comandante provinciale dei carabinieri Antonio Petti, del comandante provinciale della Gdf Fabrizio Nieddu e del comandante della Municipale di Firenze Giacomo Tinella.

Il Comitato, nel quadro della massima trasparenza, della condivisione e della responsabilità collettiva per perseguire il bene comune necessaria in questa fase di emergenza, è stato allargato alla partecipazione anche degli esponenti del mondo del lavoro e delle categorie produttive. Al vertice sono infatti intervenuti il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi e i rappresentanti delle associazioni di categoria Confindustria, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato Imprese, CNA, Unione Provinciale Agricoltori Firenze, Legacoop, Coldiretti, CIA, CONFAPI, nonché delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL.

In apertura dell’incontro, è stata ribadita la massima solidarietà alle categorie in difficoltà ed alle loro famiglie e la piena disponibilità delle istituzioni al dialogo e alla ricerca di strumenti e strategie che possano dare attuazione a concrete forme di sostegno sociale. In considerazione della delicata situazione in atto e delle prossime manifestazioni organizzate dalle categorie economiche più colpite dalle recenti misure governative, in sede di Comitato è emersa una posizione unitaria e sinergica delle istituzioni e delle parti sociali a che il diritto di riunione e di manifestazione del pensiero sia pienamente garantito a tutti i cittadini, quale presidio democratico, purché sia esercitato nel rispetto delle forme previste dalla nostra Costituzione e dalla legge. E’ stato altresì unanimemente e con forza ribadito un appello corale affinché, con la collaborazione di tutti, venga espunta ogni forma di illegalità o violenza dalle manifestazioni pubbliche.

In tal senso le associazioni di categoria e i sindacati hanno assicurato l’impegno a richiamare l’attenzione, con ogni modalità comunicativa, del mondo del lavoro e di quello delle imprese a prendere le distanze da qualunque forma di manifestazione non autorizzata. Coloro che, nelle iniziative di dissenso, si muoveranno fuori dal perimetro dei valori democratici e, in forme illegali o violente, decideranno di strumentalizzare l’effettivo disagio delle persone verranno isolati e perseguiti nelle forme previste dall’ordinamento.

Una posizione unitaria che testimonia la volontà coesa di rafforzare i valori della democrazia in un territorio dove sono fortemente e tradizionalmente radicati i più profondi principi di civiltà.