“Senza memoria non c’è futuro”: la Toscana ricorda l’eccidio del Padule di Fucecchio foto

"Ringrazio in primo luogo i testimoni di quella strage, le amministrazioni comunali che organizzano in maniera unitaria queste celebrazioni"

Questa mattina 24 settembre nel comune di Larciano, in località Castelmartini, in provincia di Pistoia, attorno al monumento in ricordo dell’eccidio del Padule di Fucecchio si è radunata una bella folla. Comprensiva del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervenuto alla celebrazione unitaria in ricordo delle 174 vittime, delle autorità e dei rappresentanti della amministrazioni comunali di Larciano, Cerreto Guidi, Monsummano Terme, Ponte Buggianese, Fucecchio, Castelfranco di Sotto e Santa Croce sull’Arno.

“Sono passati esattamente 80 anni dagli eccidi che nel 1944 insanguinarono la Toscana – ha detto il presidente Giani -, il livello più basso toccato dall’animo umano per mezzo di una ideologia scellerata. Il 23 agosto del 1944 qui perdevano la vita 174 vittime innocenti in gran parte anziani donne e bambini. Ringrazio in primo luogo i testimoni di quella strage, le amministrazioni comunali che organizzano in maniera unitaria queste celebrazioni, il vescovo per le sue parole e i ragazzi delle scuole e i loro insegnanti per il coinvolgimento e la partecipazione.

Una delle caratteristiche della Toscana è nella cultura della Memoria, l’orrore della brutalità nazifascista tramandato agli studenti nelle parole dei sopravvissuti, perché non accada mai più. Qui si traccia la strada per il futuro. E come ha ribadito proprio dalla nostra regione solo alcuni mesi fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, senza memoria non c’è futuro”.