Imaginarium firma l’apertura del Festival Verdi e di Verdi Off con “Verdinaria 2.0”

Il videomapping ricopre la Pilotta di Parma grazie alle creazioni oniriche di Davide Giannoni e Francesca Pasquinucci

Verdinaria 2.0: lo studio Imaginarium firma la realtà aumentata dedicata a Giuseppe Verdi. Alla realtà di Viareggio che si è fatta conoscere in Italia e all’estero per le sue produzioni di videomapping è infatti affidata l’inaugurazione del Festival Verdi e di Verdi Off, celebre rassegna di eventi collaterali al Festival Verdi di Parma curata da Barbara Minghetti, a Parma questo sabato 21 settembre alle 21.

Imaginarium torna a Parma dove, nel 2022, aveva firmato l’installazione Verdi universale, per curare regia, visualart e sonorizzazioni della performance di videomapping che chiude la Verdi Street Parade: un grande progetto visivo realizzato da Francesca Pasquinucci e Davide Giannoni, immaginifico, surreale, poetico, interamente dedicato alla figura di Verdi, realizzato sulla facciata del Palazzo della Pilotta sulle musiche eseguite al pianoforte da Milo Martani e interpretate dai Solisti dell’Accademia Verdiana del Teatro Regio.

Ma non finisce qui: la coppia di creativi toscani si occuperà, domenica 22 settembre, anche dell’inaugurazione di Verdi Gameland: la sala giochi di Giuseppe Verdi. Una vera e propria sala giochi in stile anni Ottanta aperta fino a sabato 5 ottobre, interamente dedicata alla figura di Verdi. Un’installazione immersiva e interattiva in pieno stile pop art che diventa occasione di incontro, di scambio e di scoperta del Maestro.

Tra i cabinet torna Aida and the magic run, realizzato nel 2021 e ripreso in occasione del Verdi Off 2024: vesti i panni della protagonista Aida e vivi una magica avventura in pixel nella terra dei faraoni! Corri in palcoscenico a prendere gli applausi del pubblico, sfuggendo all’invidiosa Amneris nel palazzo del Faraone, evitando il fuoco del Tempio di Vulcano, driblando le serve di palazzo con le aspirapolveri minacciose, evitando la furia dei demoni di Iside sulle rive di Nilo, sgattaiolando attraverso i cunicoli della cripta infestata da spiriti e mummie impazzite, dopo aver liberato il popolo etiope imprigionato nella folle Tebe! Colleziona gli scarabei d’oro, scopri la strada per il palcoscenico e tuffati tra la braccia dell’amato Radames!

Novità assoluta sarà invece l’uscita del gioco Verdi in the clouds, che vede protagonista un piccolo ma avventuroso Verdi, saltellante tra le nuvole celesti in cerca dell’ispirazione per la sua composizione. Il giocatore dovrà quindi aiutare il maestro a raccogliere le note giuste per la sua nuova, incredibile, musica. Tornano ovviamente gli scenari in pixelart e la musica verdiana a 8bit.

Se il sentimento “retrò” pervade le atmosfere dei videogames in pixelart, ancora più retrò saranno i giochi non digitali della sala. L’installazione artistico – ludica di Imaginarium, ospiterà infatti anche una serie di giochi interattivi in legno e altri materiali di recupero, con un rimando felice ai giochi delle vecchie fiere di paese e dei mitici Luna Park. Si potrà quindo scomporre e ricomporre come un gigante puzzle la faccia di Verdi, o tentare il gol al biliardino degli orchestrali.

Inoltre, nella galleria San Ludovico, in centro a Parma, i due firmano anche un’altra installazione che parla dell’esodo, ispirata all’Aida di Verdi.

“Verdinaria2.0 sarà per noi un’esperienza incredibile – dice Francesca Pasquinucci – Lavorare con la musica di Verdi è un’emozione grandissima, perché ogni volta è un salto nell’epicità della Storia e delle storie, è trovarsi faccia a faccia con la meraviglia della composizione italiana, e con il genio di un artista che raccontandoci il passato attraverso le note ci porterà sempre avanti, sempre nel futuro. Abbiamo dato questo titolo proprio perché ci immaginiamo una musica eterna, sempre in volo sopra le nostre teste. Il secondo motivo di emozione è il fatto di performare in uno spazio enorme e unico come quello del Palazzo della Pilotta, che ospita il Teatro Farnese, a mio dire uno dei posti più affascinanti della Terra”.

Prosegue Davide Giannoni: “Trascineremo lo spettatore in un viaggio con Verdi tra le nuvole e le stelle. Ci saranno arie da Il Trovatore, da Rigoletto, da Otello, ma niente sarà didascalico, ognuno sarà libero di immaginarsi la propria storia di fronte ai nostri disegni e alle nostre suggestioni. Mapping e musica interagiranno, e le note celebri si fonderanno con particolari sonorizzazioni create appositamente per l’occasione. Sarà una proiezione fatta di disegni e animazioni uniche nel loro genere, gestita interamente dal vivo, sulle note verdiane eseguite al piano dal M° Milo Martani, che accompagnerà le voci degli allievi dell’Accademia Verdiana del Teatro Regio di Parma”.

Premiato nel 2018 come Eccellenza Italiana per l’Arte dall’Istituto italiano di cultura di Los Angeles e dalla Iacc Italy – America Chamber of Commerce West, Imaginarium si occupa di scenografia e arti visive per la musica classica e pop e l’opera lirica. È diretto da Davide Giannoni e Francesca Pasquinucci, che si sono dedicati all’interazione tra arti tradizionali materiche e arti digitali, rivolgendo il loro interesse al videomapping come strumento di narrazione e di creazione di spazi onirici. Realizzano progetti scenografici, direzioni artistiche, progetti di videogames, installazioni artistiche multimediali, per alcuni dei più importanti teatri e festival lirici italiani, per musicisti classici e della scena pop (per Universal Music Italia e Virgin Music). Nel 2022 sono gli artisti visivi in residenza del Festival Paax, il porimo festival di musica classica e arte della Riviera Maya in Messico, diretto dalla maestro Alondra de la Parra, e nella primavera del 2023 sono gli artisti responsabili del progetto di mapping del leggendario spettacolo di apertura del Wien Festwochen, sotto la direzione artistica del pianista compositore Hyung – ki Joo. Collaborano attivamente con le Ambasciate italiane, gli Istituti di Cultura Italiana, e Istituti scientifici di livello internazionale, per lo sviluppo di progetti performativi e installativi tra arte e scienza.

Davide Giannoni è professore d’orchestra, diplomato in contrabbasso al conservatorio Luigi Boccherini di Lucca. Studioso di tecnologie per l’animazione, è specializzato nello sviluppo di contenuti creativi artistici per lo spettacolo dal vivo e installazioni multimediali. Francesca Pasquinucci è illustratrice, laureata in Storia del teatro all’università di Pisa, con una specializzazione sulla teatralità e la storia dello show design nella musica pop rock, a cui fa seguire un percorso di approfondimento sull’opera lirica e sulla storia e le tecniche della scenografia digitale, che fonde tutt’ora con le tecniche di disegno tradizionale e scenografia materica.

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