“Se Alia Multiutility non venisse quotata in borsa si potrebbe riaprire la ripubblicizzazione di Acque”

Speranze e obiettivi della Rsu

“La ripubblicizzazione deve andare di pari passo con il reinvestimento degli utili per poter fare quegli investimenti necessari a potenziare e migliorare il servizio idrico integrato, impedendo che tali risorse vengano distribuite come dividendi ai comuni vanificando di fatto la capacità di autofinanziamento della holding pubblica”. Lo sottolinea la Rsu di Acque, che ammonisce: “Si faccia bene, si faccia in fretta che di tempo ne è già stato perso abbastanza. Noi ci siamo e ci saremo, dalla parte dei lavoratori, dei cittadini e delle cittadine”.

A quasi un anno di distanza dall’intervento sulla Multiutility e il futuro di Acque, infatti, secondo la Rsu “sta emergendo con forza in questi giorni il dibattito circa il futuro dei servizi pubblici locali della nostra regione. Siamo ben felici di apprendere che il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi ritenga ormai superata l’ipotesi della quotazione in borsa della Multiutility, posizione che noi avevamo sempre tenuto ritenendo la finanziarizzazione dei servizi pubblici un attacco frontale ai principi di giustizia ed equità sociale.

Come Rsu abbiamo più volte sollevato il problema della subalternità della politica rispetto a certi manager e alcuni sindaci che senza un confronto con territori, associazioni e rappresentanze sindacali hanno assunto alcune posizioni e portato avanti scelte in modo unilaterale e spesso poco trasparente arrivando, come nel caso di Acque, ad interrompere percorsi di ripubblicizzazione già stabiliti dai soci pubblici solo qualche tempo prima.

Teniamo a ribadire che la nostra azione è sempre stata portata avanti nell’interesse e per la tutela in primis di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, convinti del fatto che la ripubblicizzazione di Acque attraverso il riacquisto delle quote attualmente in mano ai privati e il successivo affidamento in house providing del servizio fosse la scelta giusta per il futuro della nostra azienda.

Questo processo, ne eravamo e ne siamo tuttora consapevoli, sarebbe stato lungo, irto e pieno di ostacoli ma lo abbiamo condiviso fin dal primo momento con entusiasmo e responsabilità consci che avrebbe rappresentato un miglioramento per i servizi al cittadino e garanzia e tutela dal punto di vista occupazionale. Questo percorso rischia oggi di essere vanificato proprio dalle scelte arroganti cui abbiamo fatto cenno prima, in quanto la presenza nella compagine sociale di Acque Spa di Alia Multiutility che ha come finalità lo sbarco in borsa rende impossibile il riacquisto delle quote attualmente in mano ai privati.

Per questo la posizione del segretario del PD Emiliano Fossi ci dona un barlume di speranza: se Alia Multiutility non venisse quotata in borsa, allora si potrebbero riaprire le porte per la ripubblicizzazione di Acque SpA mantenendo fede agli impegni presi dai soci pubblici solo 4 anni fa”.