Caso Pantaleoni: in aula i 900mila euro tra riciclaggio, truffa e corruzione

Il difensore: "Sono le parti meno provate dell'indagine"

Nuova udienza al tribunale di Pistoia, fissata per il prossimo 16 novembre, per il processo che vede imputato Gianluca Pantaleoni, l’ispettore della Polstrada di Lucca, distaccato a Montecatini, che nel dicembre di due anni fa fu arrestato e messo in carcere al termine di una indagine condotta dalla squadra mobile pistoiese. Tra le accuse al poliziotto anche il riciclaggio, la più grave tra quelle mosse. Reato, questo, punito con una pena che va da 4 a 12 anni.

All’udienza verranno sentiti gli ultimi testi dell’accusa, tra cui due finanzieri e la ex fidanzata di Gianluca Pantaleoni.

Secondo quanto emerso nell’inchiesta l’enorme movimentazione di soldi sui conti correnti di Pantaleoni, circa 900mila euro, era legata al gioco d’azzardo, con scommesse on line e in sale slot, ed era frutto di reati quali la truffa e la circovenzione di incapace, reato quest’ultimo per il quale la donna ipovedente di Pisa ha, nell’ultima udienza, revocato la costituzione di parte civile.

Soldi, sempre secondo l’accusa, ricevuti in cambio di favori da parte del poliziotto.

Caso Pantaleoni, colpo di scena in aula: la donna ipovedente revoca la costituzione di parte civile

“Al momento – spiega il difensore avvocato Giovanni Cantelli in merito alle accuse di riciclaggio, truffa, corruzione e e circonvenzione di incapace – sono le parti meno provate dell’indagine. Certo, il dibattimento è ancora in corso e spetterà poi al collegio del tribunale di Pistoia esprimersi in merito”.

Per il 17 novembre è invece fissata l’udienza al tribunale del riesame di Firenze per la revoca della misura cautelare dell’obbligo di dimora.

 

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