Crimini contro la natura, Toscana terza in Italia

Denunciati 2.247 episodi, ma troppi illeciti vengono archiviati prima del dibattimento

I crimini contro la natura sono la quarta attività criminale più redditizia al mondo, con entrate per 280 miliardi di dollari l’anno. Scalzata dal podio da traffico di droga, contraffazione e contrabbando di armi.

Chi invece sul podio ci sale è la Toscana, terza in Italia per numero di denunce, 2.247 nel periodo compreso tra il 2016 e il 2019. Davanti solo Veneto con 2.526 e Lombardia con 5.256. I dati sono emersi a Roma alla prima giornata di un workshop del Wwf sui crimini contro la natura. Da nord a sud non c’è regione esente: bracconieri che sparano a passeriformi, aquile, falchi, lupi e orsi, mentre in mare vengono “prelevati” ricci di mare, datteri, coralli oppure tartarughe marine o squali. E non si salvano neppure le specie vegetali protette, come le radici della genziana lutea, ricercata per farne liquori.

L’Italia è un crocevia fondamentale del traffico di specie protette e, in generale, dei crimini contro la fauna selvatica anche se le sanzioni restano blande: cinque milioni e mezzo nel 2018. Ma non è l’unico problema: tra il 41 e il 46% degli illeciti vengono archiviati prima del dibattimento, e fra il 38-50% vanno in prescrizione, appena il il 27% degli illeciti di natura arriva a condanna. Inoltre non esiste una banca dati centralizzata sui crimini di natura e chi uccide una specie protetta può ripulirsi la fedina penale pagando appena mille euro.

“C’è una diffusa sottovalutazione del fenomeno dei crimini contro la natura, che vanno derubricati da episodi isolati o locali: bracconaggio e traffico di specie protette sono fenomeni criminali che hanno impatti gravi sulla biodiversità. possono essere veicolo di diffusione di patologie e producono ingenti redditi – attacca Luciano Di Tizio, presidente Wwf Italia – Chiediamo banche dati efficienti e interconnesse, di potenziare il controllo sul territorio, indebolito negli ultimi anni con la dismissione delle polizie provinciali, e attività di formazione e sensibilizzazione, sia per il grande pubblico che per le forze di polizia e magistratura”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Toscana in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.